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Sostenibilità
La scheda
In un momento in cui non si parla d’altro che di crisi del debito, secondo le priorità dettate dall’agenda europea, è fondamentale riuscire a vedere che la crisi economica non è che una parte di una crisi più grande, planetaria, quella ecologica. Crisi da cui la nostra sopravvivenza dipende molto più che da qualsiasi questione di ordine economico o finanziario. Negli ultimi decenni è così cresciuto in tutto il mondo un movimento che spazia dall’agricoltura biologica al commercio equo-solidale, dalle abitazioni a energia zero all’industria del solare, dalle iniziative di quartiere alle reti di ricerca globali. Il movimento che attualmente viene chiamato degli “indignati” è multiforme e globale. Ovunque i suoi leitmotiv sono la tutela ambientale, la giustizia sociale, il diritto al futuro, la democrazia politica ed economica. Nonostante le numerose differenze, la società civile condivide e manifesta un pensiero di base comune, ossia che i diritti dell’uomo e la natura vivente sono più importanti dei beni, del denaro, delle banche e dei tassi d’interesse sul debito pubblico che stanno condizionando pesantemente le prospettive future di sviluppo socialmente equo ed ecologicamente sostenibile.
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