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Habitat
La scheda
Negli ultimi decenni, un numero crescente di persone soprattutto nel Sud del mondo ha scelto di abbandonare le campagne e i piccoli centri urbani per muoversi verso le grandi città. Spinti dalla miseria e attratti dalla speranza di un riscatto economico, grandi masse di individui approdano nelle metropoli di tutto il mondo con un ritmo che va ben oltre la capacità di assorbimento di queste ultime. Le conseguenze possono essere pesantissime senza un’adeguata pianificazione politica a livello locale e internazionale. Quando l’espansione fisica e demografica di una metropoli non è conseguenza di sviluppo economico e di politiche urbanistiche ordinate e razionali, l’urbanizzazione non costituisce un’opportunità bensì una minaccia. Ma un cambio di rotta in direzione di una convivenza più dignitosa è ancora possibile.
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Mare, mare delle mie brame…
Quali sono le spiagge più belle e quelle più attente alla sostenibilità ambientale e all’efficienza turistica per gli italiani, Legambiente e il Touring Club Italiano? (Alessandro Graziadei)
Ne rimarrà soltanto uno (forse…)
Sudan è l’ultimo rinoceronte bianco rimasto sulla faccia della Terra, mentre il leone Cecil era il simbolo dello Zimbabwe, quasi come le guardie del Virunga in Congo. (Alessandro Graziadei)
36 Nobel chiedono un accordo internazionale sul clima
36 premi Nobel chiedono ai leader mondiali di “Prendere delle misure decisive al fine di limitare le future emissioni mondiali di gas serra”. (Alessandro Graziadei)
Botti di Capodanno: per gli animali non è una festa
Le associazioni parlano di circa 5.000 animali morti all’anno, domestici e selvatici. Vale veramente la pena per un po’ di allegro fracasso notturno? (Anna Toro)
Mitigazione: I paesi industrializzati sotto esame
Al via una piattaforma per favorire trasparenza nelle azioni di riduzione delle emissioni. (Elisa Calliari)
Calvin senza Hobbes (ormai ad un passo dall’estinzione)
Un secolo fa ne esistevano ancora 100 mila. Ora la popolazione mondiale delle tigri è in pericolo di estinzione, ridotta a circa 4.200 unità. (Alessandro Graziadei)
Quei “rompiscatole” di Greenpeace...
La maggior parte dei tonni sono ancora oggetto di una pesca eccessiva e indiscriminata anche da parte di aziende leader del mercato mondiale. (Alessandro Graziadei)
Chi ruba la terra ai contadini?
Torniamo a parlare di land grabbing o accaparramento delle terre se preferite la definizione in italiano. Ne perché rappresenta la nuova frontiera del colonialismo occidentale a danno del...
Inuit e Greenpeace: i lati oscuri di una campagna e il nuovo nemico comune
"Noi dipendiamo da queste acque per il cibo e per l'esistenza stessa della vita Inuit" ha detto l' ambientalista Inuit Niore Iqalukjuak... (Anna Toro)
Giorni contati per gli allevamenti intensivi?
Pare che assisteremo a un cambiamento epocale. Nestlé, multinazionale dell’alimentare nota ai più, ha annunciato di voler prendere posizione in materia di benessere animale. (Letizia Morino e Mi...






