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Economia di guerra
La scheda
Enormi flussi finanziari vengono destinati alle industrie belliche e al mantenimento di eserciti sottraendo importanti risorse ai settori sociali dell'economia che sicuramente avrebbero un migliore impatto sulla condizione delle popolazioni. Cifre che aumentano di anno in anno nelle maggiori economie del mondo che formalmente non sono in guerra dichiarata con nessuno, ma che - in nome della sicurezza - cercano di convincere i propri cittadini che il nemico è sempre in agguato. Le possibili alternative a un mondo militarizzato implicano mutamenti di cultura e istituzionali su vasta scala. A partire dalla elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti - il paese del mondo che destina maggiori risorse alla guerra - un debole segnale in controtendenza è iniziato ad emergere.
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Una via alternativa alle armi
Ritorniamo in Mali con un’intervista a un tuareg che lavora per la ong LVIA, preferendo la cooperazione allo sviluppo alla lotta armata. (Lia Curcio)
Sud Sudan, non c’è pace
Scontri tra gruppi rivali, interessi stranieri, violenze diffuse: il Sud Sudan è ancora in guerra. (Paolo Merlo)
Italia: riparte la mobilitazione sul commercio delle armi
Dalla due giorni di iniziative prende il via la mobilitazione sulle spese militari e per un rigoroso controllo del commercio italiano di armamenti.
SeaFuture 2016: affari della Marina coi regimi repressivi
Si inaugura stasera alla Spezia “SeaFuture 2016”, il cui obiettivo principale è vendere le navi dimesse dalla Marina Militare alle Marine di regimi repressivi, tra cui l’Egitto. (G. Beretta)
UE: 31 miliardi di armamenti al Medio Oriente e pochi controlli
Il Medio Oriente è stato nel 2014 il primo destinatario delle esportazioni di sistemi militari dei paesi dell'Ue. Ma lo si scopre solo adesso... (Giorgio Beretta)
Fondazione Banca Etica chiede trasparenza a Finmeccanica
“Si torni a puntare sulla produzione civile: rende di più del militare e rispetta la legge 185/90. Fare piena trasparenza sull'export militare”.
OPAL: un terzo delle armi italiane a regimi repressivi e in zone di conflitto
Il rapporto dell’Osservatorio OPAL di Brescia rivela le consistenti forniture italiane di armi a paesi in zone di conflitto, un record ventennale di esportazioni di munizionamento ai paesi dell’Afr...
Sud Sudan: segnali di pace e movimenti di truppe
Il Paese è in bilico e le fazioni rivali, quella del presidente Salva Kiir e del ribelle Ryan Machar, cercano accordi mentre sono sempre pronti ad intervenire. (Paolo Merlo)
Armi Tricolore: l’export fuori controllo
Da 25 anni l’Italia ha una delle migliori leggi per controllare le esportazioni degli armamenti. Ma dal 2009, il 62% degli invii ha rifornito dittatori e aree di conflitto. Complice una prassi che...
Renzi in Arabia: dichiari lo stop di invio di armi e rispetto dei diritti umani
Rete Disarmo, Amnesty Italia e OPAL Brescia chiedono, in occasione delle visita di Renzi in Arabia Saudita, di annunciare la sospensione dell’invio di sistemi militari e una presa di posizione sull...