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Unimondo: 12 articoli per dodici mesi
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Anche nel 2013 Unimondo ha provato a raccontarvi il mondo grazie ai suoi corrispondenti dai 5 continenti e ai tanti approcci. Ora nel 2014, oltre al Blog di Giorgio Beretta “Si vis pacem…” (un osservatorio sul commercio di armi e l’iniquità che genera violenza), può contare su “Uno stato un amico” una rete di amici in Italia e in molti altri Paesi del mondo che scrivono articoli e ci danno informazioni dal loro privilegiato “point of view”. Intanto per salutare questo 2013 vi raccontiamo i nostri “12 articoli per dodici mesi”, scelti tra un mondo di paesi e di tematiche differenti...
- Gennaio. Nascere donna in Arabia Saudita
Di certo non sta avendo luogo in Arabia Saudita una “svolta rosa”, come l’AGI ha battuto alcuni giorni fa e come diversi giornali hanno rilanciato dalle loro colonne. Sicuramente va però riconosciuta la portata storica dell’apertura alle donne del Consiglio della Shura, l’organo consultivo della monarchia wahabita, finora ad esclusivo appannaggio degli uomini. La quota del 20% riservata alla componente femminile è pari a 30 dei 150 membri, designati ogni 4 anni per sottoporre proposte di legge al sovrano (che continua ad accentrare in sé il potere legislativo), esprimere pareri anche su temi di politica estera, dare interpretazioni alle leggi e infine interpellare i ministri sulla loro azione politica. […] (Miriam Rossi)
- Febbraio. 2013, anno zero del Welfare: una speranza, il Servizio Civile
Quello appena passato è stato, come già abbiamo riportato sul nostro portale, un anno nero per il terzo settore: le riduzioni e il blocco degli stanziamenti, sono state pesantemente sentite in tutti i campi, segnatamente quello del welfare. La definizione più pregnante è stata fornita dal segretario generale dello Spi-Cgil Carla Cantone, la quale ha parlato di “anno zero del welfare pubblico”, con decisioni che rischiano di abbandonare al proprio destino le fasce più deboli della popolazione. Pesanti tagli erano già stati disposti dal governo Berlusconi, che tra il 2008 e il 2011 aveva fatto registrare riduzioni record della spesa pubblica per i fondi sociali con tagli in alcuni casi oltre il 90%, come ad esempio l’eliminazione totale del Fondo per la non autosufficienza (che nel 2010 poteva disporre di 400 milione di Euro!). […] (Fabio Pizzi)
- Marzo. Diamo fiducia a Francesco
Come Unimondo non possiamo non dirci felicemente sorpresi dalla nomina del nuovo Vescovo di Roma. Avevamo auspicato un rinnovamento nel linguaggio. Così è stato. A cominciare dal nome. Francesco. Da solo è un programma: significa povertà, ricostruzione, rapporto con l’ambiente, dialogo tra le religioni, pace. Tutto quello che è necessario per questo mondo globalizzato. Il Papa viene poi dal Sud America. È la prima volta che accade da più di mille anni che diventi successore di Pietro un non europeo: potrebbe essere una svolta decisiva come fu l’elezione di Karol Wojtyla. Staremo a vedere. Le parole di Bergoglio danno però subito il segno del cambiamento in atto. Forse di una rivoluzione, sicuramente dell’approfondimento della scelta, anch’essa radicale, di Benedetto XVI di dimettersi. Il nuovo Papa ha parlato di amore, fratellanza, fiducia, misericordia. Insomma di una fede cristiana in ascolto del mondo. Parole lontane dalla denuncia senza speranza di una cultura contemporanea che sembra fatta soltanto di –ismi (laicismo, individualismo, relativismo). […] (Piergiorgio Cattani)
- Aprile. Rifugi alpini tra hi – tech e sostenibilità
C’erano uno volta i rifugi alpini, riparo spartano eppur salvifico per gli alpinisti di tante generazioni, simbolo di un turismo dei tempi passati e manifestazione tangibile di accoglienza. I rifugi di una terra di montagna come il Trentino furono costruiti attorno alla fine dell’Ottocento: erano semplici, anche perché c’era un limite al carico che i muli potevano portare in quota e in fondo, per le condizioni del tempo e del luogo bastavano legno e pietra per costruire un riparo accogliente. Oggi, tuttavia, i rifugi alpini hanno bisogno di una spolverata: le centinaia di strutture presenti sulle montagne hanno bisogno di qualche intervento per essere mantenute in sicurezza. L’occasione che si pone è quella di ristrutturare questi edifici per mantenerli sicuri e ospitali, ma anche, magari, per ripensarne il ruolo adattandolo ai cambiamenti della nostra società e aggiornando i servizi offerti allo scopo di adeguarli alle nuove forme del turismo di montagna. […] (Lorenzo Piccoli)
- Maggio. Kyenge, una differenza contro le differenze
Centinaia di commenti e “mi piace”. Cécile Kyenge Kashetu è un’attivista che usa anche i social network per raccontare le sue battaglie. Il 28 aprile, con il giuramento al Quirinale, è iniziata la sua battaglia più difficile, quella di ministra nel precario governo presieduto da Enrico Letta. Sulla sua pagina Facebook si continuano a leggere numerosi incoraggiamenti e qualche isolato commento politicamente ostile se non poco velatamente razzista. I leghisti hanno già cominciato al grido di “prima gli italiani!”: se un africano violenta una ragazza italiana, ecco che il governatore Zaia invoca le scuse della ministra, per una non ben precisata solidarietà di “razza” o di colore. […] (Giacomo Zandonini)
- Giugno. Botswana: Boscimani sotto sfratto?
Survival International, l’unica organizzazione al mondo dedicata totalmente ai popoli tribali e ai loro diritti, ha annunciato la scorsa settimana il possibile sfratto con imminente trasferimento forzato di centinaia di Boscimani del Botswana meridionale. A motivare l’operazione sarebbe la creazione di un “corridoio ecologico-faunistico” che l’organizzazione americana Conservation International, tra i quali membri del direttivo c’è anche il Presidente del Botswana Ian Khama, ha proposto da alcuni anni in un territorio che si estende tra la Central Kalahari Game Reserve (CKGR) e il Kgalagadi Transfrontier Park, terra ancestrale dei Boscimani. […] (Alessandro Graziadei)
- Luglio: Uffici di (s)collocamento. Oltre la frontiera del lavoro
Sorrido. Perché mentre scrivo questo articolo lotto ostinatamente con il pc. Il programma persevera indefesso a correggermi in automatico. Scrivo scollocamento e… voilà, la parola si trasforma in collocamento. Proprio non lo capisce che l’idea di s-collocarsi, di muoversi verso una posizione diversa da quella attuale, è l’esatto contrario. E poi l’Ufficio di Scollocamento esiste davvero, non è un errore, né un futile gioco di parole, né tantomeno una facile ironia sulla pelle di chi è senza lavoro. È uno sportello nato invece per aiutare le persone, appunto, a scollocarsi: da cosa? Dall’eccessivo lavoro, da uno stile di vita percepito come sbagliato, stressante, consumistico, insensato. Si tratta di un servizio inteso a supportare l’emancipazione rispetto alla cultura imperante, che è ben lungi dall’aiutarci a stare bene, anzi, tende piuttosto a farci schiavi, uguali e omologati. Ma sarà proprio l’indisciplina a salvarci! Leggiamo dal libro scritto a quattro mani da Simone Perrotti e Paolo Ermanni: “Cosa ha consentito il salvataggio della gran parte degli uomini e delle donne su quella nave [si parla della Costa Concordia, ndr], se non essersi ammutinati, essersi dati idealmente da soli i sette fischi più uno, cioè l’ordine del “si salvi chi può” che non arrivava dal comando? Se avessero atteso ancora, confidando nel comandante, sarebbero morti.” […] (Anna Molinari)
- Agosto. Kabul, quando mancano i gabinetti
KABUL - Le strade che si snodano nel quartiere di Shar e-Now sono lisce come una pista da bowling. Se Shar e-Now fosse un quartiere di Dubai nessuno si sarebbe sorpreso. Invece è un sobborgo elegante e frequentato dagli occidentali di Kabul, la polverosa capitale dell’Afghanistan. I mezzi asfaltatori della municipalità sono al lavoro giorno e notte. Neppure in questi caldi giorni si sono fermati. Certo, complice il ramadan la produttività dei lavoratori, che non mangiano e bevono per oltre 15 ore non è stata delle migliori nell’ultimo mese. I fondi della comunità internazionale danno qualche risultato visibile a tutti. Uomini con divise arancioni entrano ed escono dai cantieri. Nelle ore di punta, quando la città è intasata in lunghe code di Toyota corolla e fuoristrada, la polvere è insopportabile quasi quanto gli autisti che suonano il clacson come in un carosello per la vittoria di un campionato di calcio. […] (Andrea Bernardi)
- Settembre. Grecia: Alba Dorata è un prodotto della crisi?
Sono sempre stato convinto che alcune settimane a piedi in “compagnia” di un Popolo valgano almeno come alcuni anni di cittadinanza: i suoi difetti, come le sue qualità, si snodano in rapida successione dandone una fotografia forse approssimativa, ma certamente realistica. Per questo mentre ostinatamente camminavo e navigavo attraversavo le accoglienti genti del Dodecaneso, mi era sempre più difficile capire. Mi era difficile capire come una formazione politica dal programma estremista, fino a non molto tempo fa marginale, sia riuscita in pochi anni non solo a crescere nei sondaggi d’opinione e in influenza nella Grecia colpita dalla crisi, ma anche a dominarne il dibattito politico. […] (Alessandro Graziadei)
- Ottobre. LGBT. Gli scivoloni dei giornalisti, tra ignoranza, pigrizia e pregiudizi
Se parlare di omosessualità sui giornali italiani non è certo più un tabù, permane il problema sul “come” se ne parla. Succede, infatti, che i giornalisti e gli operatori dei media spesso dimenticano di avere una grande responsabilità nel veicolare certi messaggi, col risultato che stereotipi e discriminazioni, anche involontarie, sono sempre dietro l'angolo. “Le parole sono come le uova, vanno trattate con cura” afferma il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia Gabriele Dossena durante il ciclo di seminari di formazione sulla comunicazione dei temi Lgbt intitolata “L'orgoglio e i pregiudizi”, organizzato dall'Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), insieme al dipartimento delle Pari opportunità e all'agenzia Redattore sociale. […] (Anna Toro)
- Novembre. Stati Uniti e Israele fuori dall’UNESCO
Venerdì 8 novembre Stati Uniti e Israele hanno perso il loro diritto di voto all’UNESCO, l’agenzia dell’ONU che si occupa di educazione, scienza, cultura e gestione del patrimonio culturale. Gli Stati Uniti e Israele hanno cessato di pagare i loro contributi all’UNESCO dal 2011, quando l’agenzia ha riconosciuto la Palestina come Paese membro; una mossa, quest’ultima, che, è stata interpretato da alcuni analisti come un potenziale primo passo verso un pieno riconoscimento presso l’assemblea ONU. La Palestina, va ricordato, non è stata accettata come membro dell’assemblea ONU – al momento, vi partecipa solo nelle vesti di osservatore. […] (Lorenzo Piccoli)
- Dicembre. Ecologia e turismo: il Laos la meta mondiale 2013
Vientiane (Laos) - La parola “ecologia”, nelle sue varie forme e declinazioni, accompagna molte delle nostre scelte o proposte che hanno alla base un maggior rispetto dell’ambiente. Vecchi e nuovi business hanno adottato un approccio ecologico dando vita ad un economia definita “verde”. Il settore turistico che rientra in questa “green-economy” s’impegna ad offrire soluzioni in grado di ridurre i disastrosi effetti di un modo di viaggiare spesso invasivo ed inquinante. Nel 2002 a livello internazionale è stata trovata una definizione comune per “eco-turismo”: “un modo responsabile di viaggiare in aree naturali, conservando l'ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali.” […] (Francesca Bottari)
E dopo un anno di notizie la redazione vi augura a tutti un buon 2014!