Vandana Shiva: 'in inverno una campagna contro la biopirateria'

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"Quest'inverno lanceremo una campagna contro la biopirateria degli Ogm. Gli organismi geneticamente modificati, infatti, sono una pirateria biologica dei nostri semi". Lo ha annunciato Vandana Shiva, vicepresidente di Slow Food International, intervenendo all'inaugurazione di Terra Madre, il meeting delle comunità del cibo che si è aperto ieri a Torino, in concomitanza con il Salone del Gusto. L'ambientalista indiana ha ringraziato il governo italiano e la città di Torino perché "mentre altri governi cercano di salvare banche e banchieri corrotti qui si è investito per seminare il futuro, si è investito nella vera banca, la terra" - riporta La Nuova Ecologia. Per Vandana Shiva "ormai siamo governati dalla finanza, che è finzione, e dalla sete di ricchezza. Ma l'eccessivo attaccamento al denaro porta alla distruzione". "L'economia finanziaria - ha detto la scienziata indiana - è in numeri diciassette volte più grandi dell'economia reale (agricoltura, industria e commercio messi assieme, ndr).

L'invito rivolto alla platea è senza mezzi termini: "Dobbiamo garantire che il governo delle multinazionali corrotte trovi la sua fine. Cerchiamo di combatterle perché tutti abbiano cibo e i produttori vengano ripagati con un guadagno equo. Dobbiamo porre fine a questa mercificazione della terra". "Gli Ogm - ha concluso - non producono più cibo, producono solo un cambiamento climatico. Questa è vera e propria pirateria biologica e noi la combatteremo". Prima di recarsi a Torino, Vandana Shiva ha partecipato a Trento alla serata di inaugurazione di "Tutti nello stesso piatto", il festival cinematografico e gastronomico che durerà fino al 13 novembre, organizzato dalla cooperativa Mandacarù dove ha richiamato il valore del commercio equo e solidale che Mandacarù rappresenta in Trentino. "Miliardi di dollari sono evaporati. Torniamo alla vera economia, che come dice il nome è la gestione della casa, della terra. Usiamo il commercio equo per reinventare l'economia" - è stato il suo appello. Fino a sabato prosegue anche "Io faccio la spesa giusta", la settimana per il commercio equo e solidale promossa da Fairtrade Italia.

"Questa crisi rivaluterà l'economia rurale, l'agricoltura. Torneremo a dare importanza alla sapienza dei lavori manuali, attenzione per chi lavora la terra". Ha affermato Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, dal salone di Terra Madre le fa. "L'economia di sussistenza salverà il pianeta dalla folle economia di mercato" - ha aggiunto. "La bolla speculativa ora è scoppiata e c'è un senso di liberazione generale: era ora che si mettesse fine alle speculazioni. Eppure la crisi economica in atto non sarà breve, ma storica e lunga. E i politici prenderanno sempre più coscienza degli errori che sono stati commessi". Petrini ha disegnato ai delegati "un imponente processo virtuoso che premierà le vostre produzioni". Ma li ha anche invitati a "produrre cibo biologico e di qualità per tutti, anche per la gente povera". In conclusione il patron di Slow Food ha invitato i contadini ad "accogliere i giovani che stanno per lanciare un progetto: trascorrere alcuni mesi in un'azienda agricola. Sarà un arricchimento per voi e per loro".

Intanto c'é attesa per la posizione che assumeranno i ministri europei in materia di Ogm - riporta 'La Nuova Ecologia'. All'interno del governo europeo le posizioni divergono: al momento sono di fatto bloccate tutte le domande di autorizzazioni nell'Ue per le colture in campo aperto di Ogm che pongono problemi di coesistenza con le agricolture biologiche e tradizionali, mentre Bruxelles continua a dare il via libera ai prodotti Ogm importati. I ministri dell'Ambiente dell'Ue hanno avanzato alcuni criteri allo scopo di definire nuove linee guida sulla valutazione del rischio degli Ogm in Europa. Nella riunione di Lussemburgo - ha indicato la presidenza francese dell'Ue - "i ministri si sono pronunciati per un rafforzamento della valutazione ambientale degli Ogm e anche per una maggiore armonizzazione delle pratiche e dei metodi di esame dei rischi ambientali". La presa poi in considerazione dei criteri socio-economici è stata valutata dai partner europei "importante e complessa", in quanto la definizione dei criteri deve essere in linea con gli obblighi dell'Ue alla Wto. [GB]

Fonte: La Nuova Ecologia

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