Ogm: la Bayer fa marcia indietro in Gran Bretagna

Stampa

Bayer CropScience ha comunicato oggi che rinuncia a commercializzare in Gran Bretagna il mais 'Chardon LL', autorizzato dal governo Blair ma bloccato dal parlamento gallese. Da una nota apparsa sul sito internet della multinazionale tedesca, la decisione sarebbe dovuta ai "ritardi del governo britannico nel comunicare le condizioni per le coltivazioni" che renderebbero il progetto "non economicamente viabile". La sussidiaria della multinazionale tedesca Bayer, "rimane fortemente impegnata in ulteriori sviluppi delle biotecnologie in Gran Bretagna" e "ringrazia coltivatori e azionisti" per la loro partecipazione nel progetto.

"L'unica varietà geneticamente modificata che aveva ottenuto il via libera del governo non è più d'interesse per il produttore" - sostiene Federica Ferrario, responsabile della Campagna contro gli Ogm di Greenpeace Italia. ''La Bayer è conscia che il suo mais geneticamente modificato non avrebbe avuto successo, una volta avviata la coltivazione. Il primo prodotto agricolo Ogm ad essere coltivato in Gran Bretagna sarebbe stato un flop, ecco il perchè della marcia indietro''.

Tre settimane fa il governo della Gran Bretagna aveva negato l'autorizzazione alla coltivazione commerciale di colza e barbabietola, approvando però una varietà di mais transgenico della Bayer resistente all'erbicida Liberty, denominata 'Chardon LL'. "Tony Blair si è piegato all'indietro pur di vedere la coltivazione di questo mais, ma la Bayer sapeva che il suo prodotto avrebbe fallito senza l'impiego di potenti pesticidi recentemente messi al bando in Europa" - ribadisce Sarah North di Greenpeace UK.

Per Greenpeace si tratta di una decisione significativa, ma la strada ''per liberarci degli Ogm è ancora lunga in Europa. Se in Inghilterra arrivano ancora milioni di tonnellate di mais Ogm dagli Stati Uniti per mangimi, in Italia si continua a importare soia geneticamente modificata per lo stesso scopo'' - sottolinea una nota dell'associazione ambientalista internazionale.

Sussidiaria della multinazionale tedesca Bayer AG, la Bayer CropScience è specializzata nel settore delle sementi e delle piante "biotecnologiche", ovvero negli organismi geneticamente modificati (Ogm). Lo scorso anno ha fatturato vendite per 5,8 miliardi di euro, impiega 19mila dipendenti è ed presente in 120 nazioni. [GB]

Ultime su questo tema

OGM, se la natura si arrangia da sola

05 Luglio 2021
Una recente ricerca apre scenari nuovi sul tema degli organismi geneticamente modificati. (Anna Molinari)

Insieme per fare informazione. In nome di un mondo migliore

15 Aprile 2021
Da oggi Raffaele Crocco è il nuovo direttore di Unimondo. Resta anche direttore responsabile dell’Atlante. Due progetti che si affiancano con l’idea di diventare un migliore strumento di informazione.

Insetti alla riscossa (in Germania)!

10 Ottobre 2019
La protezione dagli insetti è un compito fondamentale per preservare il nostro ecosistema, ma non è gratis. (Alessandro Graziadei) 

L’editing genetico e l’esaltazione della prepotenza

19 Agosto 2019
L’agricoltore ha sempre giocato un ruolo centrale nell’evoluzione delle specie e delle varietà con lo scopo di ottenere maggiore qualità e quantità. (Francesco Sottile)

Amazzonia: scontro di paradigmi

15 Maggio 2019
Quando arrivai nell’Amazzonia boliviana, dopo 25 anni in Bolivia sulle Ande, scoprii che la mia ignoranza rispetto all’Amazzonia era immensa! (Fabio Garbari)

Video

Greenpeace: OGM siamo tutti cavie