Solidarietà e resilienza: l'insegnamento delle pandemie

Stampa

Foto: Unsplash.com

L'epidemia di mpox in Africa e la pandemia di Covid-19 hanno messo in luce le disuguaglianze nei sistemi sanitari globali e la vulnerabilità delle popolazioni emarginate. Sebbene diverse per natura, entrambe le crisi dimostrano l'importanza di risposte comunitarie, di una distribuzione equa delle risorse e di investimenti a lungo termine nei sistemi sanitari. 

La recente crisi del mpox in Africa e la pandemia di Covid-19 rappresentano due momenti critici per la salute globale, che mettono in evidenza la vulnerabilità delle popolazioni emarginate e le profonde disuguaglianze nei sistemi sanitari. Sebbene queste crisi differiscano per natura, entrambe sottolineano la necessità di risposte guidate dalle comunità, di una distribuzione equa delle risorse e di investimenti a lungo termine nei sistemi sanitari per proteggere la salute globale.

Il 14 agosto 2024, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato una nuova emergenza sanitaria globale a causa dell'aumento allarmante dei casi di mpox in diverse regioni dell'Africa. Questo evento, che potrebbe sembrare solo l'ultimo di una lunga serie di crisi sanitarie, ci spinge a riflettere su cosa significhi vivere in un mondo in cui le emergenze sanitarie non sono più l'eccezione, ma quasi la regola. Oltre i dati e le discussioni tecniche, c'è una dimensione umana che spesso sfugge alla nostra attenzione. La diffusione del mpox non è semplicemente una questione di contagio, ma si inserisce in un contesto già indebolito da carenze strutturali, con infrastrutture sanitarie gravemente messe alla prova da anni di sfide croniche, come la mancanza di risorse, la scarsità di personale medico e condizioni socio-economiche precarie.

Il mpox è stato a lungo considerato un problema marginale, confinato a focolai sporadici nelle aree remote dell'Africa occidentale e centrale. Tuttavia, con l'aumento recente dei casi, è evidente che non possiamo più considerare questa malattia un fenomeno distante e irrilevante. Con i suoi sintomi debilitanti come febbre, mal di testa, dolori muscolari, linfonodi ingrossati e lesioni cutanee, mpox ha conseguenze ancora più gravi per comunità già indebolite da crisi economiche, disuguaglianze sociali e passate emergenze sanitarie.

L’esperienza della pandemia di Covid-19 ha mostrato che la risposta alle crisi sanitarie globali dipende molto dalla mobilitazione delle comunità locali. Durante la pandemia, abbiamo assistito a innumerevoli esempi di solidarietà comunitaria: dai vicini che si prendevano cura degli anziani isolati, ai volontari che distribuivano mascherine e beni di prima necessità, fino alle organizzazioni locali che offrivano supporto psicologico e assistenza pratica. Queste azioni hanno dimostrato che la resilienza di una società di fronte a una crisi sanitaria dipende in gran parte dalla forza e coesione delle sue comunità. Ora, di fronte alla sfida del mpox, queste lezioni sono più preziose che mai. Le comunità, con la loro conoscenza locale e la capacità di raggiungere i gruppi più vulnerabili, sono in una posizione unica per contribuire efficacemente alla risposta sanitaria.

Tuttavia, la resilienza delle comunità non dovrebbe diventare un alibi per giustificare la mancanza di una risposta internazionale adeguata. Le stesse comunità che oggi stanno affrontando il mpox sono quelle che hanno già pagato un prezzo altissimo durante la pandemia di Covid-19. È come se la storia si ripetesse con nuovi protagonisti, ma con gli stessi copioni tragici. I problemi nell’accesso ai servizi sanitari, la carenza di vaccini e trattamenti, e la mancanza di informazioni adeguate sono questioni tristemente familiari. La celebrazione della resilienza, infatti, nasconde un lato oscuro: se da un lato rappresenta la capacità di resistere alle avversità, dall'altro può distrarre dall’urgenza di intervenire sulle cause strutturali che rendono queste crisi così devastanti...

Segue su Scienzainrete.it

Ultime su questo tema

Il futuro è (era) in un volo d’ape

25 Giugno 2025
I servizi ecosistemici di cui l’uomo e l’ambiente beneficiano ogni giorno grazie all’impollinazione sono a rischio. (Alessandro Graziadei)

Riserva di libertà

03 Giugno 2025
Questo mese nel podcast ALTRO MODO parliamo del progetto dell’associazione Trentino for Tibet per la gestione delle risorse idriche in Ladakh, nel nord dell’India. (Michele Simeone)

I grandi carnivori e il senso della misura

23 Aprile 2025
Dobbiamo veramente preoccuparci o una convivenza è possibile? (Alessandro Graziadei)

Dossier/ Il quadro del rischio ecologico globale (2)

23 Marzo 2025
Nei contesti dove gli effetti del cambiamento climatico incontrano una governance di partenza debole la possibilità di conflitti armati è molto elevata. (Rita Cantalino)

COP16, la biodiversità vittima di indecisioni e tiratardi

11 Novembre 2024
Un bilancio deludente che lascia troppe questioni irrisolte. (Anna Molinari)

Video

Unesco: Dolomiti patrimonio dell'umanità