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Vertice UE Ambiente-Energia a Montecatini, critiche e alternative
Carburanti
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A Montecatini ha preso inizio il 17 luglio il Forum Ambiente Energia organizzato dalle associazioni e movimenti locali, in attesa che il 18 si apra il vertice dei ministri europei, nell'ambito del semestre di presidenza italiana. Il vertice avrà quale tema centrale il sistema energetico continentale, gli approvvigionamenti energetici ed il loro controllo, il possibile rilancio delle centrali elettronucleari, i servizi energetici e la loro privatizzazione.
Secondo gli organizzatori del Forum alternativo l'incontro dei ministri "sancirà definitivamente la deregolamentazione e la liberalizzazione normative, così come l' estensione del sistema delle privatizzazioni dei servizi, facendo diventare questi due aspetti gli assi portanti delle politiche ambientali, energetiche e sanitarie comunitarie".
La riunione ha come sfondo decisionale la costruzione di politiche istituzionali capaci di operare definitivamente il passaggio dalla "cultura negativa del comando e controllo a quella positiva dell'ambiente come motore di sviluppo". Viene riaffermata quindi con forza la centralità del mercato finanziario e dell' impresa, nel quadro della ridefinizione del ruolo della Wto (Organizzazione mondiale del commercio), in concomitanza con l' esteso fallimento di questo organismo internazionale nella organizzazione e nella gestione dell' economia mondiale.
Alcuni commenti sul documento introduttivo al Meeting di Montecatini dei ministri di ambiente ed energia dell'UE arriva da Attac Milano che sottolinea come nel documento ufficiale "si accetta implicitamente la necessità di effettuare interventi per ridurre gli effetti sul clima del sistema energetico, questi interventi non contemplano alcuna messa in discussione di un modello di sviluppo energivoro e ambientalmente distruttivo, la cui conservazione ed esportazione nei paesi in via di sviluppo metterebbe in pericolo la sopravvivenza stessa della vita sul pianeta."
Le associazioni e i movimenti locali hanno proposto un Forum alterntivo dal titolo "Ambiente e Energia" per rifiutare questa strategia energetica, collegata alla guerra preventiva e portare in primo piano l'esigenza di costruire una sovranità dal basso, basata sul rispetto dei beni collettivi che non devono essere mercificati, a partire dai conflitti in campo sanitario ed ambientale presenti sul territorio, dalle lotte dei lavoratori sulle produzioni nocive, dalle esperienze dei comitati popolari e dell'associazionismo.
Fonte: Carta, Attac Italia