Nuova energia per il 2012

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Salutiamo il 2011 – Anno internazionale delle foreste. Un anno a noi particolarmente caro in quanto abbiamo timidamente aperto il nostro profilo facebook con la campagna 1 fan 1 albero. Per ogni fan abbiamo piantato un albero in Kenya. Un grazie a tutti coloro che ci hanno supportato e sopportato in questo progetto. Abbiamo una piccola foresta di 20.000 alberi all'equatore ed una piccola comunità on line.

Il 2011 fu anche l'anno internazionale della chimica. Auspicammo, all'uopo, un ridimensionamento drastico delle armi di distruzione di massa. Ad aprile il Senato ratificò la Convenzione internazionale e, come redazione, brindammo con gli amici di Archivio disarmo.

Diamo il benvenuto al 2012 che sarà l'anno delle cooperative. Ci stiamo preparando da tempo a celebrare quest'anno. Nel 2011 al Festival dell'Economia di Trento intervenne Amartya Sen che auspicò, anche per far fronte all'odierna crisi, maggior forza al sistema cooperativistico. Unimondo deve molto a detto sistema tant'è che è radicato in una microprovincia – il Trentino – che conta più di 600 cooperative e guarda con favore ad altre esperienze come l'esperienza di Mondragon in Spagna. Questo modello cooperativo è sorto nel secondo dopoguerra, in un quadro storico che vedeva intrinsecarsi tre elementi presenti sul territorio in quel momento: il regime franchista, le spinte autonomistiche basche con la conseguente coesione etnica, linguistica e sociale e l’estrema povertà, in quanto zona montagnosa lontana dalla costa. Oggi vi sono più di 100.000 lavoratori. Persino gli ospedali e le scuole sono cooperative a dispetto del neoliberismo sin troppo decantato che con le sue teorie egoiste chiude le serrande di fabbriche e scuole.

Ciò che distingue questo modello dagli altri è che le cooperative, siano esse di piccoli agricoltori o grandi entità di proprietà dei consumatori, condividono i valori di democrazia, solidarietà, uguaglianza, self-help e auto-responsabilità, creando imprese al servizio dell’interesse più ampio rispetto alla massimizzazione del profitto per pochi”. In tutto il mondo le cooperative annoverano circa 800 milioni di soci in oltre 100 paesi e si stima che rappresentino più di 100 milioni di posti di lavoro. Attenzione però; cooperazione significa mutualità e solidarietà. Senza la seconda v'è una sorta di deriva. Anche la ndrangheta è mutuale...ma non certo solidale.

Il 2012 sarà inoltre l'“Anno Internazionale dell'energia sostenibile per tutti”. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riconosce l’importanza dell’energia per lo sviluppo sostenibile al fine di dare alternative valide al fossile ed al nucleare. Il 2012 costituisce una preziosa opportunità di sensibilizzazione riguardo l’importanza di aumentare le opportunità relative ad un accesso all’energia sostenibile, all’efficienza energetica, e alle fonti di energia rinnovabile a livello locale, nazionale, regionale e internazionale.

I servizi energetici hanno grande impatto sulla produttività, salute, cambiamento climatico, sicurezza alimentare e dell’acqua e sui sistemi di comunicazione. L’impossibilità di usufruire di un’energia pulita, accessibile ed affidabile impedisce lo sviluppo umano, sociale ed economico, rappresentando il maggior ostacolo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Oggi 1,4 miliardi di persone non hanno ancora la possibilità di accedere alle fonti di energia più moderne e tre miliardi di individui fanno utilizzo di “biomasse tradizionali” e di carbone come principali combustibili.

Last but not least. Il 2011 è stato l'anno internazionale per le persone con origini africane. L'obiettivo era quello di intensificare le iniziative nei singoli paesi insieme alle misure di cooperazione regionale e internazionale in favore delle persone con origini africane, per garantire loro il pieno godimento dei diritti economici, culturali, sociali, civili e politici, una piena partecipazione e integrazione politica, economica, sociale e culturale nella società e per promuovere una migliore comprensione e un maggiore rispetto per la diversità del loro patrimonio culturale. Noi vogliamo continuare a porre attenzione a questo fenomeno anche per quest'anno.

Solo per darvi un'idea. Sono circa 200 milioni i discendenti africani che vivono nelle sole Americhe e molte altre decine di milioni negli altri continenti. Le deportazioni, infatti, non avvennero solo attraverso l'Atlantico ma solcarono tutti gli oceani.

Noi cercheremo, come da 13 anni a questa parte, dal nostro piccolo osservatorio di tenervi aggiornati a riguardo lanciando e rilanciando giornate internazionali, campagne, petizioni, notizie e qualche novità. La prima è un “cambio della guardia”. Giorgio Beretta lascerà per il 2012 il posto di caporedattore a Piergiorgio Cattani. Piergiorgio ha reimpostato la redazione ed una squadra nuova di zecca di collaboratori. Siamo pronti ad affrontare con grinta il nuovo anno. State con noi.

Buon 2012.

Fabio Pipinato

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