Legambiente: 45 tonnellate di rifiuti raccolti sulle spiagge

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Non diminuiscono i rifiuti abbandonati sulle spiagge italiane: un cumulo di 45 tonnellate di rifiuti sono stati raccolti da 90 mila volontari fra bagnanti, pescatori, sub e intere famiglie in oltre 200 località balneari italiane battute al setaccio. Sono i numeri che fanno da cornice al fine settimana di "Spiagge e Fondali puliti 2006" di Legambiente, l'iniziativa organizzata in collaborazione con COREPLA, Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica e CIAL, Consorzio Imballaggi in Alluminio, tornata anche quest'anno all'apertura della stagione balneare per "tirare a lucido" spiagge, fondali, grotte ma anche laghi e fiumi.

Il grande coinvolgimento dei cittadini, la massiccia partecipazione di scuole e ragazzi e l'adesione di un vasto numero di comuni al lungo week-end di impegno per l'ambiente rappresenta sicuramente il dato positivo della tre giorni di pulizie delle coste. Decisamente troppi, invece, i rifiuti abbandonati sulle spiagge o riconsegnati dal mare ai litorali. Rispetto agli anni passati, la quantità di immondizia raccolta non accenna a diminuire. Non è stato difficile, purtroppo, per i volontari di Legambiente fare incetta di contenitori di plastica di tutti i tipi, in particolare bottiglie, cassette di polistirolo, lattine, scarpe e pneumatici usati. Tantissime le buste di plastica, per non parlare del solito corredo di rifiuti di piccole dimensioni quali accendini, cannucce e tappi. Né sono mancati, ad appesantire il bottino degli ecospazzini e dei sub, lavatrici, bombole del gas, carcasse di motorini e biciclette, reti metalliche da materasso.

"Salvaguardare il mare è un impegno necessario - ha commentato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - e il gesto concreto che proponiamo ogni anno con Spiagge e fondali puliti è parte integrante di un discorso più ampio sulla tutela del pianeta e degli ambienti in cui viviamo. La grande partecipazione di volontari, di tutte le età, all'iniziativa è il segno che questo messaggio è sempre più condiviso dalla cittadinanza attiva. Ma giornate come queste - ha aggiunto Della Seta - dimostrano anche quanto la questione dei rifiuti sia ancora urgente e lontana dall'essere risolta nel nostro Paese. Cominciamo allora a riutilizzare, riciclare e produrre meno rifiuti. La raccolta differenziata è una priorità e i gesti di ognuno di noi sono fondamentali".

Questa diciassettesima edizione di "Spiagge e Fondali Puliti" è stata dunque l'occasione per informare i cittadini, sui rifiuti naturalmente, ma anche su questioni di legalità come il cemento in spiaggia, gli accessi negati e le privatizzazioni della costa. Per ricordare, ad esempio, l'inalienabile diritto di tutti di accedere liberamente al mare sancito dalla Cassazione: un diritto troppo spesso violato da proprietari di residence, villaggi vacanze, stabilimenti e ville private.

Come sempre dal 1995, in contemporanea a "Spiagge e Fondali Puliti", Legambiente ha organizzato anche Clean Up the Med, la più grande campagna di pulizia costiera nel bacino Mediterraneo. La novità dell'anno è il "raddoppio" della campagna che, grazie alla collaborazione di INFO/RAC-MAP, il Centro Informazione e Comunicazione del programma Ambiente delle Nazioni Unite- Piano d'Azione Mediterraneo (UNEP-MAP), ha lanciato Clean up e Scoop the Med per contribuire alla creazione di una grande banca dati di immagini per monitorare la salute del Mediterraneo.All'iniziativa di pulizia internazionale hanno aderito oltre 200 associazioni di 22 Paesi. In nome della pace, della solidarietà e dell'ecologia i hanno volontari liberato contemporaneamente dai rifiuti circa 800 spiagge in Albania, Algeria, Cipro, Croazia, Francia (e isole), Grecia (e isole), Giordania, Egitto, Israele, Libano, Italia, Libia, Macedonia, Malta, Marocco, Palestina, Portogallo, Siria, Slovenia, Spagna (e isole), Tunisia (e isole), Turchia.

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