Iraq: centrali nucleari e bidoni radioattivi

Stampa

In un paese a sud di Bagdad, nei pressi dell'impianto nucleare di Tuwaitha, una squadra di Greenpeace ha scoperto livelli di radioattività drammatici. Ma la comunità internazionale, i militari statunitensi in primis, non sembrano intenzionati a reagire immediatamente all'emergenza.

"Se questo fosse accaduto in Occidente i paesi vicini a Tuwaitha sarebbero pieni di esperti e di squadre anticontaminazione. Il popolo iracheno non merita meno attenzione da parte della comunità internazionale" ha dichiarato Mike Townsley, attivista di Greenpeace.

L'organizzazione ecologista denuncia che attorno alla centrale custodita da militari statunitensi vi sarebbe molto materiale radioattivo abbandonato in mezzo alla strada. Molti abitanti dei villaggi limitrofi, inconsci del pericolo, lo avrebbero asportato e poi riutilizzato nelle proprie abitazioni in una delle quali si sarebbe, sempre secondo Greenpeace riscontrato "un livello di radioazioni 10.000 volte superiore al normale". In particolare sarebbero stati asportati barili utilizzati per contenervi l'uranio che ora si sta tentando di recuperare.

Per smuovere l'opinione pubblica sulla questione Greenpeace ha iniziato alcune azioni dimostrative. Tra queste è stato organizzato un convoglio di veicoli con lo striscione di Greenpeace "Disastro nucleare di Tuwaitha, agiamo ora!" con un attivista a piedi in testa al corteo con una bandiera bianca, ha raggiunto i militari statunitensi di guardia alla centrale nucleare consegnando un contenitore di uranio delle dimensioni di una piccola automobile. "Perché, dopo il crollo del regime di Saddam sono stati messi subito in sicurezza gli oleodotti e non gli impianti nucleari?" si domanda sempre Townsley.

Solo recentemente le forze di occupazione statunitensi hanno dato il via libera ad un'indagine da parte degli esperti dell'Agenzia atomica internazionale, della quale ancora non si conoscono i risultati. Si teme comunque che Tuwaitha possa rivelarsi una vera e propria Chernobyl irachena.

Fonti: Greenpeace Italia, Greenpeace International, Il Manifesto

Ultime su questo tema

Il dossier Iran sul tavolo Onu

02 Ottobre 2025
Sanzioni, uranio arricchito, scontro tra colossi sul futuro della Repubblica islamica. Con qualche spiraglio. (Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo)

Vuoi diventare uno dei nostri editorə?

01 Ottobre 2025
Il crowdfunding per la 14ma edizione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo è partito! (Raffaele Crocco)

Hiroschima, Nagasaki e il genocidio

09 Agosto 2025
Sono 80 anni dai bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki del 6 e 9 agosto. (Other-News)

L'umanità contro il nucleare

04 Agosto 2025
L'umanità tra sogni e poesia, ragione e intelletto, creazione e arte in contrapposizione netta all'energia mortifera della forza negativa del nucleo atomico. (Laura Tussi)

Il nucleare civile e militare. Le contromisure dei pacifisti

21 Luglio 2025
I pacifisti soprattutto si oppongono all'uso del nucleare sia per scopi civili che militari per diverse ragioni ad esempio per i rischi per la sicurezza. Infatti la gestione del materiale nucleare...

Video

Wolfang Sachs: "Il nucleare? Un ritorno al passato"