Indigeni: Conferenza Internazionale sui Parchi Naturali

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Al termine della Conferenza Internazionale sui Parchi Naturali nel Mondo, chiusa a Durban il 17 settembre i popoli indigeni hanno sottolineato in una dichiarazione come le discriminazioni nei loro confronti siano sempre maggiori. Secondo l'Ass. per i popoli minacciati i popoli indigeni continuano ad essere minacciati anche nelle proprie riserve naturali.

La politica delle riserve naturali, solo per restare in Africa,
non garantisce ormai nemmeno i Boscimani nelle riserve del Kalahari Centrale da persecuzioni e dislocamenti forzati; oppure i Batwa, la cui sopravvivenza è messa in serio pericolo poiché devono lasciare i parchi nazionali di Mbwindi e Mgahinga senza una qualche forma di compensazione per la perdita
della loro terra; o ancora i Masai in Tanzania che dopo essere stati cacciati dal parco nazionale del Serengeti e dislocati forzatamente dalla riserva di Mkomazi, dovrebbero ora lasciare anche la zona protetta di Ngorongoro.

Nella dichiarazione i popoli indigeni riaffermano la loro visione della relazione speciale tra tutti popoli indigeni e la Madre Terra, senza la limitazione dei soli parchi naturali dove ciò dovrebbe essere implicito: una visione olistica che vincola biodiversità e identità culturale tra un popolo e il suo territorio. I popoli indigeni sono soggetti di diritto e non semplici interessati, ma i loro diritti, nonostante le garanzie internazionali, continuano ad essere violati con la continua perdita di territorio e relativo degrado.

Per questo i popoli indigeni riaffermano il loro diritto
all'autodeterminazione; altro problema da risolvere sono le espulsioni forzate di cui sono vittime quando si creano aree naturali protette tanto in Africa quanto nel resto del mondo. I diritti ancestrali e consuetudinari dei popoli indigeni devono essere riconosciuti, rispettati e protetti: nel caso di espropriazioni deve valere il principio del risarcimento che deve essere rapido, giusto e significativo, oltre che culturalmente appropriato. La Comunità internazionale dovrebbe prendere finalmente atto del progetto dell'ONU di Dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni nell'ambito dell'attuale decennio dei popoli indigeni nel mondo.

L'Associazione per i popoli minacciati (APM) appoggia in pieno la richiesta indigena che chiede il riconoscimento del fatto che attraverso la protezione e la promozione dei diritti dei popoli indigeni e la salvaguardia dell'ambiente si garantisce non solo il futuro ai popoli indigeni, ma a tutta l'umanità.

Fonte: Associazione per i popoli minacciati

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