Foresta di Tesso Nilo a rischio "estinzione"

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Numerose banche e compagnie europee stanno contribuendo alla distruzione di Tesso Nilo, una delle più rigogliose foreste pluviali, situata nell'isola indonesiana di Sumatra. Lo rileva lo studio "Le foreste degli elefanti in vendita " pubblicato da World Wildlife Fund all'inizio di aprile. La foresta di Tesso Nilo costituisce uno degli ultimi rifugi per gli elefanti di Sumatra, razza a rischio di estinzione, e rappresenta un centro unico per varietà botanica, oggi seriamente in pericolo. Secondo l'analisi del WWF il 64 per cento della foresta, a partire dalla metà degli anni '80, è stato trasformato in una vasta area di piantagioni industriali il cui prodotto si trasforma in carta per fotocopie, cartone, margarina, dolci, che finiscono negli uffici e nelle famiglie d'Europa. Il rapporto dell'organizzazione ambientalista afferma che istituzioni finanziarie europee quali la britannica Barclay's Bank, la tedesca Deutsche Bank e parecchie agenzie di credito di tutto il mondo, sono coinvolte nella vicenda, avendo emesso prestiti e garanzie per due enormi stabilimenti di lavorazione della pasta del legno vicino a Tesso Nilo.La deforestazione rappresenta un grave problema per l'Indonesia, accentuato dalle attività di disboscamento illegale. Secondo la Environmental Investigation Agency tale condizione è legata ai rapporti di corruzione che coinvolgono anche le sfere politica e militare, una situazione che il governo non è in grado di affrontare. In Italia, Greenpeace ha segnalato a Ravenna una partita di di tronchi della compagnia liberiana indicata fin dal '91 dai rapporti dagli esperti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU come coinvolta nel finanziamento del traffico clandestino di armi.

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