Legambiente: Torino città attenta ai bambini

Stampa

È Torino quest'anno la città più attenta alle esigenze dell'infanzia, seguita a breve distanza da Ravenna, Roma e Modena. Legambiente ha premiato i capoluoghi risultati vincitori dall'indagine "Ecosistema Bambino", l'annuale classifica delle città italiane - giunta alla decima edizione - che mette in luce buone e cattive politiche rivolte ai più giovani assegnando le energie per affrontare il lavoro con il contributo dei più piccoli.

Torino vince per aver dimostrato di essere dotata di uffici comunali competenti, capaci di dare continuità ai progetti rivolti ai ragazzi nel corso del tempo nonostante i cambi di giunta. Interessante l'esperienza del laboratorio "Città sostenibile", un organismo che vede coinvolti più assessorati per promuovere qualità della vita urbana e partecipazione dei bambini. Ravenna è la migliore tra le città di una regione tradizionalmente attenta alle politiche sociali e quindi anche a quelle dedicate ai più giovani, ma anche per aver saputo integrare, in seno ad Agenda 21 piani d'azione junior e adulti sul tema della sostenibilità. Roma primeggia per la ricca offerta di stimoli e iniziative culturali, per i tanti progetti, in periferia e in centro città, dentro e fuori dalla scuola: "Città come scuola" ha coinvolto 150mila studenti. Modena viene premiata per l'ampiezza di iniziative e la continuità dell'impegno a favore dei bambini dimostrata negli ultimi dieci anni: con il progetto "Conosci l'energia" i ragazzi possono diventare energy manager per ridurre i consumi e l'inquinamento a casa e a scuola. "Se fosse in una regione sarebbe in Emilia Romagna, i suoi uffici sarebbero a Torino, le attività si svolgerebbero a Roma. Il cuore? In Sicilia" - riporta Legambiente.

"Oggi tv e giornali parlano di bambini solo quando accadono fatti violenti, a scuola, in famiglia o per la strada - ha detto Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente. "Fatti quasi sempre subiti, vissuti da vittime. Manca quasi del tutto l'attenzione al ruolo attivo che possono esercitare nella società, alla loro capacità di essere i primi suggeritori nelle scelte a loro destinate. Da molti anni purtroppo non si vedono esperienze interessanti. Occorre che le città italiane, e i loro sindaci in prima fila, siano dunque protagoniste di una riscossa culturale che metta al centro le generazioni più giovani, puntando su loro coinvolgimento e sulla loro partecipazione".

I parametri presi in esame da Ecosistema Bambino 2008 vanno dagli strumenti di coinvolgimento messi in campo dalle Amministrazioni (consulte giovanili, consigli comunali dei ragazzi, incontri e occasioni di confronto con le istituzioni), alle forme di partecipazione (azioni di adozione del territorio, progettazione partecipata), alla presenza e al funzionamento di strutture e uffici dedicati ai giovani, alla quantità e qualità dell'offerta culturale (musei, aree riservate, eventi, teatri, ludoteche, biblioteche), alle iniziative di promozione culturale e sociale ad hoc per i cittadini più piccoli (pubblicazioni e riviste per ragazzi, manuali educativi, feste, rassegne cinematografiche, soggiorni in città e fuori città, corsi, laboratori).

Insieme all'edizione 2008 di Ecosistema Bambino, Legambiente ha anche voluto tirare un bilancio dopo dieci anni di indagine. Ne è emersa una speciale top ten che sul decennio vede Modena al primo posto, quindi Pistoia, Torino, Pesaro, Siena, Piacenza, Belluno, Reggio Emilia, La Spezia e Firenze. "Ma se ne trae anche la magra considerazione che, in oltre un decennio, sul fronte delle politiche dedicate all'infanzia nelle città del nostro Paese si è mosso poco. I Comuni, dopo un iniziale entusiasmo che in molti posti, per esempio, ha portato alla nascita dei consigli comunali dei ragazzi hanno dato più spazio alle parole che hai fatti" - riporta Legambiente.

"Oggi non si può più parlare di città dei bambini come si faceva dieci anni fa" - ha spiegato Luciano Ventura, responsabile nazionale del settore Ragazzi di Legambiente. "Bisogna ritrovare un progetto comune che torni a puntare su un investimento sociale e culturale della scuola, che non emargini le famiglie, che sfrutti le competenze educative del territorio. Insomma, le città a misura di bambina e bambino, in attesa di primi cittadini coraggiosi, rimangono un'utopia".

Ultime su questo tema

Tony Rinaudo, costruttore di foreste: «La mia storia è un messaggio di speranza»

24 Gennaio 2025
Tony Rinaudo. Grazie a lui, progetti di riforestazione si sono diffusi in tutto il mondo, da Timor Est all'Amazzonia. In Niger sono cresciuti 240 milioni di alberi: è la più grande trasformazione a...

Il 2024 del Belpaese? Oltre 300 eventi climatici estremi!

15 Gennaio 2025
Il 2024, l'anno più caldo di sempre, ha evidenziato l’urgenza di azioni concrete per mitigare il clima. (Alessandro Graziadei)

Siamo ecologici, ma facciamo acqua da tutte le parti

16 Ottobre 2024
Siamo tra i Paesi con il maggior grado di consapevolezza riguardo i temi ambientali, ma facciamo acqua... (Alessandro Graziadei)

Le tre cose che vorrei per Natale

24 Dicembre 2023
Le tre cose che vorrei per Natale. Tre regali che vorrei ricevere e fare. (Raffaele Crocco)

I sommersi

31 Ottobre 2023
“La maggior parte delle comunità costiere andrà incontro ogni anno a inondazioni centenarie entro la fine del secolo”. (Alessandro Graziadei)

Video

Giornata mondiale della desertificazione 2010