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Mekong. Il grigio e il marrone
Contaminazioni
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Foto: R. Crocco ®
Il grigio e il marrone: sono i colori a colpire. Siamo abituati a immaginare ciò che è “esotico” come qualcosa di forzatamente colorato. Arrivare sul Mekong, invece, significa incontrare senza filtri la durezza della vita sul grande fiume. I colori dominanti del cielo e dell’acqua ti buttano in faccia la realtà: vivere lungo un fiume, nell’Asia estrema del XXI secolo, è ancora difficile. È dal fiume che arrivano le risorse. È il fiume la casa e il rifugio. Se il fiume s’ammala, anche chi vive lungo le rive rischia.
Can Tho vive del Mekong. È il delta, in Vietnam. Qui c’è Cai Bei. È uno dei tanti mercati galleggianti di questa area, negli anni ’70 del secolo scorso famosa come teatro di guerra fra vietnamiti e nordamericani. Ora la guerra è un ricordo. Il mercato è il passato e il presente. È il cibo ad essere scambiato. I contadini della zona scendono con le loro piccole barche e portano ciò che coltivano. Le ampie imbarcazioni fanno da grossisti e deposito. Ogni grande barca vende un solo prodotto: ananas o zucche o altro. Da terra arrivano i commercianti. Comperano, scaricano e portano al mercato. Così ogni mattina, ogni alba sul fiume che muove verso il mare...
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Raffaele Crocco

Sono nato a Verona nel 1960. Sono l’ideatore e direttore del progetto “Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo” e sono presidente dell’Associazione 46mo Parallelo che lo amministra. Sono caposervizio e conduttore della Tgr Rai, a Trento e collaboro con la rubrica Est Ovest di RadioUno. Sono diventato giornalista a tempo pieno nel 1988. Ho lavorato per quotidiani, televisioni, settimanali, radio siti web. Sono stato inviato in zona di guerra per Trieste Oggi, Il Gazzettino, Il Corriere della Sera, Il Manifesto, Liberazione. Ho raccontato le guerre nella ex Jugoslavia, in America Centrale, nel Vicino Oriente. Ho investigato le trame nere che legavano il secessionismo padano al neonazismo negli anni’90. Ho narrato di Tangentopoli, di Social Forum Mondiali, di G7 e G8. Ho fondato riviste: il mensile Maiz nel 1997, il quotidiano on line Peacereporter con Gino Strada nel 2003, l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, nel 2009.