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Legambiente: conclusa l'operazione Chernobyl 2003
Contaminazioni
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Conclusa l'operazione Chernobyl 2003 con 238 bambini (e 22 accompagnatori e interpreti) ospitati dalle famiglie dell'Emilia Romagna. 78 bambini sonos stati accolti nel centro "Nadezha" di Vilejka in Bielorussia grazie al progetto "Rugiada" di Legambiente. "Mentre nel nord della Bielorussia abbiamo trovato valori simili a quelli di Piacenza, a 20 Km. dalla centrale la contaminazione è ancora altissima" ha dichiarato Rebecchi di Lebambiente.
Il bilancio delle attività dell'anno trascorso dimostra la continua crescita dell'iniziativa coordinata da Roberto Rebecchi, della
Direzione Regionale dell'Associazione. Dai 24 bambini ospitati il primo anno dell'iniziativa (era il 1994), si è passati ai 238 (più 22 accompagnatori e interpreti) del 2003, per un totale di 1.496 unità nei 10 anni di attività. Ora sono 14 i circoli e comitati di Legambiente Solidarietà che organizzano l'accoglienza dei ragazzi bielorussi che possono così avere visite mediche di controllo e vivere per un mese in aree
non contaminate con un abbattimento importante di sostanze radioattive. I gruppi di accoglienza sono presenti nel ravennate(a Bagnacavallo, Fusignano, Faenza e Lugo); nel modenese (a Maranello, Fiorano, Formigine, Vignola, Cavezzo, Medolla, Carpi, Novi, Soliera, Concordia, San Possidonio; nel Bolognese (a Bologna - Borgo Panigale, Castelmaggiore, Imola), nel
reggiano (a Rolo e San Martino in Rio), a Parma dove si dà vita in agosto ad una accoglienza collettiva. Ma le attività di Legambiente Solidarietà in Emilia Romagna non si limitano all'accoglienza in Italia. Infatti, nonostante le cautele che Legambiente ha messo in atto (si ospitano solo bambini che non hanno mai usufruito di un soggiorno terapeutico all'estero
e si cerca di evitare spinte all'affidamento surrettizio o all'adozione) possono presentarsi problemi psicologici delicati dato lo squilibrio fra le realtà economico - sociali di origine e quelle italiane. "Questo ci ha spinto - ha detto Roberto Rebecchi, Resp. di Legambiente Solidarietà E/R - a realizzare il Laboratorio Mobile, che ha già fatto sul posto migliaia di
analisi alla tiroide, e il progetto "Rugiada" (ospitalità in un'area della Bielorussia non contaminata al confine con la Lettonia) dove sono stati ospitati nell'estate 2003 altri 78 bambini. Il tutto a spese nostre".
Presso il Centro i bambini hanno potuto trovare un'area "pulita" per quanto riguarda la radioattività, un'alimentazione ricca e appropriata, visite pediatriche, ecografia alla tiroide, cure dentistiche e psicologiche. Le visite fatte all'inizio del soggiorno e alla fine hanno riscontrato gli stessi effetti di un soggiorno in Italia. Una spedizione italiana (Roberto Rebecchi, il cantante Paolo Belli, che collabora con l'iniziativa e due tecnici dell'ARPA di Piacenza: la dott.ssa Laura Gandolfi e il P.I.
Annibale Gazzola), aveva in precedenza effettuato analisi ai terreni e agli alimenti verificando la praticabilità del progetto. Nell'occasione la missione italiana ha effettuato misurazioni della radioattività anche nella località di Krjuki a 20 Km. dalla centrale di Chernobyl, registrando una contaminazione altissima nonostante siano trascorsi oltre 16 anni dal disastro. "A Piacenza - hanno commentato i tecnici piacentini di ARPA - la nostra centralina dava una intensità tra 50 e 120 nSv/h, a Vilejka presso il centro "Nadezhda" si va dai 55 nSv/h a due passi dal nuovo edificio medico in costruzione, ai 110 nSv/h del prato davanti alla foresteria, ma nel prato di Krjuki, ai limiti della zona "morta", la radioattività raggiunge valori di 33/50 mila nSv/h. Situazione analoga per gli alimenti.
Naturalmente le strutture di Legambiente Solidarietà sono già al lavoro per trovare finanziamenti e disponibilità famiglie per il programma di ospitalità del 2004.