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Italia: festa e protesta per un'informazione libera
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"Festa e protesta" è questo lo slogan lanciato dalla Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi) per introdurre la manifestazione indetta per oggi 25 giugno, a Roma. Intanto ha riscosso notevole successo il convegno promosso il 21 giugno scorso sull'isola di San Servolo dall'associazione Megachip dal titolo "Rilfessi(oni) da un'isola: è una follia parlare ancora di etica nella comunicazione?".
"Un momento di mobilitazione delle coscienze rispetto ad una gravissima situazione che prende le mosse dall'irrisolto conflitto d'interessi del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi" è questo che vuole essere la manifestazione organizzata dalla Fnsi a pochi giorni dallo sciopero nazionale dei giornalisti. A rischio, sempre secondo la Fnsi, non sarebbe soltanto l'indipendenza del servizio pubblico radiotelevisivo ma la complessiva tenuta di un'informazione libera e plurale anche nella carta stampata e nell'online.
Preoccupazioni queste che hanno senza dubbio toccato anche gli argomenti trattati a San Servolo. "L'idea 'folle' di questo incontro (svolto per di più sul set di un ex-manicomio) e' stata quella di voler parlare di etica in un settore che ne appare sempre più privo" ha affermato Giulietto Chiesa, presidente di Megachip.
A San Servolo si sono alternati per tutta la giornata interventi veri, non formali, che esprimevano una forte tensione personale, un profondo travaglio e che, pur nella diversità dei toni e degli approcci, comunicavano una grande preoccupazione per le trasformazioni avvenute e in atto nel sistema informativo-comunicativo e per le gravi ripercussioni di questa realtà sulla vita democratica del nostro paese, oggi e per il prossimo futuro.
L'associazione Megachip, nata il 25 aprile del 2002, non si propone di fare informazione "alternativa" ma piuttosto di sottoporre a vaglio critico costante il flusso comunicativo esistente fornendo chiavi di lettura e modelli di difesa. E Giulietto Chiesa ha auspicato che le attività di Megachip possano entrare in tutti i circuiti formativi, "aiutando con specifici progetti la scuola e la famiglia a reggere l'urto che le ha quasi annichilite come agenzie di socializzazione, sia primaria che secondaria".
Fonti: Clorofilla, Fnsi, Megachip;