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India: i pesticidi uccidono gli animali
Contaminazioni
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I pesticidi usati nelle coltivazioni di tè nel nord est dell'India stanno facendo strage di animali. A denunciarlo Sanctuary Asia, il magazine ambientalista sui parchi nazionali. I veleni confluiti nei canali irrigui, si riversano nei fiumi raggiungendo le riserve e le aree protette dove vivono questi animali. Già dieci leopardi e cinque elefanti sono morti.
L'area coltivata situata nel nord del Bengala ricopre 104.226 ettari e le varietà di Tè recentemente inserite richiedono un uso annuale massiccio di pesticidi. Le organizzazioni ambientaliste indiane stanno cercando di convincere gli agricoltori ad usare degli antiparassitari biologici, ma questa scelta influirebbe notevolmente sull'esito dei raccolti riducendoli ben del 70%.
Intanto il Wwf rileva positivamente la nascita in Asia di nuove aree protette volte a salvare le tigri dall'estinzione. In Birmania, nella valle dell'Hukaung al confine con lo stato indiano dell'Assam, è stato costituita la prima grande riserva naturale per le tigri. Per salvare la tigre nel continente asiatico ed in Russia, dove vive la rara tigre siberiana, il Wwf sta collaborando con lo IUCN (Unione mondiale della Conservazione) ed il Network Traffic impegnato nella lotta al commercio illegale di animali minacciati, nel rispetto della Convenzione CITES. La tigre viene infatti uccisa dai bracconieri soprattutto per rifornire i mercati della medicina cinese, ma anche per il commercio illegale di pelli. [RB]