Chimica: via il teflon negli Usa, subito Reach in Ue

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Nel 2015 non ci saranno più padelle di teflon nelle cucine Usa. L'Agenzia per la protezione ambientale statunitense (Epa) ha infatti chiesto alla DuPont, alla 3M e ad altre sei grandi industrie di ridurre del 95% entro il 2010 la produzione dell'acido perfluoroctanoico (Pfoa), usato per fabbricare utensili da cucina antiaderenti e prodotti come il teflon. Ed entro il 2015 la sostanza deve essere eliminata del tutto. I motivi di questa decisione sono più che validi: il Pfoa può essere nocivo per la salute umana e per l'ambiente. Gli stessi test della compagnia 3M hanno rilevato che livelli elevati di esposizione alla sostanza causano nei topi danni al fegato e all'apparato riproduttivo.

Il WWF, impegnato da anni nella campagna Detox/Svélenati, plaude alla decisone dell'Epa. Ma mette in guardia: il rischio di contaminazione dal composto è presente anche in Europa. Per questo è quanto mai urgente adottare una normativa che regoli la presenza delle sostanze chimiche in prodotti di uso quotidiano. Chiediamo quindi al Parlamento Europeo che venga adottato e consolidato il regolamento europeo, ancora in discussione, noto come Reach(Registrazione, Valutazione e Autorizzazione delle Sostanze chimiche), che imporrebbe finalmente ai produttori e agli importatori di diffondere informazioni certe sulle circa 30.000 sostanze chimiche che circolano ogni anno in Europa e sostituire gli agenti chimici nocivi con alternative più sicure.

Il Pfoa si trova non solo nelle pentole ma anche nei tessuti da abbigliamento e da arredamento, oltre che come componenti di farmaci, schiume antincendio, lubrificanti, adesivi, cosmetici, insetticidi, rivestimenti per tappeti e mobilio. Come dimostrato da numerose indagini WWF, le sostanze chimiche artificiali sono presenti nel sangue di ognuno di noi. Il biomonitoraggio svolto nel 2005 sul sangue di tre generazioni (nonna, madre e figlio/a) di 13 famiglie provenienti da 12 paesi europei, per esempio, ha rilevato la presenza nei soggetti di un cocktail di agenti chimici artificiali persistenti, bioaccumulabili e tossici.

Per Greenpeace ci sono ancora migliaia di sostanze chimiche per le quali non disponiamo di dati sufficienti a tranquillizzarci sulla loro pericolosità. Il regolamento europeo REACH, in discussione in questi mesi, dovrà essere un passo avanti importante in questa direzione. "I bambini si nutrono attraverso il cordone ombelicale e sono esposti a tutte quelle sostanze tossiche contenute in prodotti come le pentole antiaderenti" afferma Vittoria Polidori, responsabile inquinamento di Greenpeace "È incredibile constatare che alcuni veleni sono presenti nel nostro sangue in ogni momento della nostra vita, addirittura nel momento in cui si è più vulnerabili, quando ancora non si è venuti alla luce. Bisogna arrivare al più presto a una normativa REACH forte, in cui le sostanze più pericolose come il Pfoa siano sostituite con alternative più sicure". [AT]

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