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Brasile: un Paese libero da OGM
Contaminazioni
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Con il tema "Terra libera dai transgenici e senza agrotossici", si è chiusa il 9 maggio, a Ponta Grossa in Paranà, la Seconda edizione delle Giornate di Agroecologia.
Tre giorni di dibattiti, laboratori e mobilitazioni, contro i transgenici e per la costruzione di un progetto popolare per l'agricoltura e per il Brasile. L'evento si è concluso con la distruzione di una piantagione di mais transgenico della Monsanto.
Il documento finale dell'incontro di Ponta Grossa sottolinea gli obiettivi definiti dai partecipanti: realizzare politiche pubbliche di promozione dell'agricoltura ecologica familiare; sostenere in forma permanente la campagna "I semi sono patrimonio dell'umanità"; conquistare una riforma agraria di massa che riscatti la dignità di milioni di famiglie e metta fine al latifondo; partecipare alle mobilitazioni internazionali e brasiliane contro l'ALCA e il WTO.
Anche i vescovi brasiliani hanno sottoscritto una dichiarazione esprimendo preoccupazione per le conseguenze che la diffusione di transgenici provoca a danno della salute umana e dell'ambiente. A ciò si aggiungano: la minaccia alla sovranità alimentare del paese, a causa della perdita di controllo dei semi e degli esseri viventi in virtù della loro brevettabilità, ed il rischio della scomparsa di piccola e media proprietà agricola a causa del monopolio mondiale di produzione e commercializzazione dei semi concentrato nelle mani di un piccolo gruppo di potenti imprese transnazionali.
In occasione delle Giornate di Agroecologia, Greenpeace Brasile ha presentato la nuova Guida del Consumatore, in cui viene segnalata una lista di prodotti nazionali sospettati di contenere ingredienti transgenici.
In questi giorni Greenpeace ha criticato aspramente la decisione dell'amministrazione statunitense di ricorrere al WTO insieme a Canada, Argentina ed Egitto, contro la moratoria europea sugli OGM.
Lo scorso aprile una delegazione di associazioni italiane ha incontrato le autorità brasiliane in vista della realizzazione di un programma di cooperazione economica per lo sviluppo di un bacino di mercato libero da OGM.