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Wwf: in Sardegna il primo sughero certicato Fsc
Conservazione
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La sughereta della Stazione Sperimentale del Sughero di Tempio Pausania (SS) è la prima al mondo a produrre sughero secondo metodi certificati e riconosciuti a livello internazionale. Tutti i passaggi che portano il sughero di questa foresta, dall'albero al tappo, saranno tracciabili essendo la sughereta gestita secondo i criteri del Forest Stewardship Council (FSC). Questo importante risultato apre nuove promettenti prospettive per l'industria sughericola in Sardegna ed è il frutto della collaborazione tra la Stazione Sperimentale del Sughero di Tempio Pausania, il Gruppo Sughero di Assolegno/Federlegno-Arredo e il WWF Italia.
Dopo un anno di intenso lavoro, l'Ente Strumentale della Regione Sardegna, l'associazione di categoria dell'industria della trasformazione del sughero e il WWF Italia sono riuscite ad ottenere le prime due certificazioni pilota FSC per la gestione forestale di una sughereta e per la tracciabilità di prodotto di una impresa sarda della trasformazione del sughero. L'ente di certificazione che ha rilasciato entrambi i certificati è stato la Soil Association del Regno Unito.
Il WWF ha velocizzato il processo di preparazione alle certificazioni e fornito il supporto tecnico nell'adattamento degli standard internazionali alla situazione sughericola italiana. L'Associazione ambientalista, infatti, sta sviluppando una strategia a livello ecoregionale per la tutela, la gestione ed il ripristino delle sugherete del Mediterraneo, nel tentativo di combinare la protezione delle foreste di maggior pregio ambientale con modelli di sviluppo forestale in grado di sostenere economicamente una agricoltura sempre più responsabile nella gestione sostenibile delle risorse naturali. Del resto, la sughera rappresenta la specie arborea che meglio riassume le caratteristiche ambientali, storiche e paesaggistiche del Mediterraneo occidentale. Questa specie vegetale è testimone delle minacce che incombono sulle foreste, ma anche delle enormi opportunità che la sua tutela offre alle comunità rurali dei paesi mediterranei. La sua filiera è sostanzialmente costituita dalla produzione in foresta che consiste nelle operazioni di decortica che si svolgono con un turno di dieci anni senza comportare l'abbattimento dell'albero e in una serie di successive operazioni (stagionatura, bollitura e taglio o granulazione) che possono avvenire anche in un'unica impresa e si concludono con la produzione di tappi, oppure di prodotti isolanti per la bioedilizia, di accessori per il settore calzaturiero, ecc. Le prospettive di mercato che esistono nell'edilizia con l'uso di pannelli isolanti a base di granulato di sughero, costituiscono, non solo per la bioedilizia, una valida alternativa ai prodotti di origine petrolchimica.
La realtà sughericola sarda conosce già percorsi di certificazione, infatti diverse imprese sarde della trasformazione del sughero hanno acquisito la certificazione ISO 9001/2000, che costituisce un ottimo presupposto per proseguire nel percorso di qualità con la certificazione specifica del settore forestale per una gestione sostenibile delle sugherete mediterranee e per la tracciabilità del prodotto fino al consumatore finale. Il marchio FSC apposto sui prodotti forestali in legno, carta o in sughero, in quanto prodotto forestale non legnoso, rende riconoscibile in tutto il mondo al consumatore finale la provenienza della materia prima (legno, cellulosa o sughero) da una foresta gestita in maniera sostenibile, sia per quanto riguarda gli aspetti ambientali, sia per gli aspetti di sostenibilità economica e sociale delle operazioni forestali e dei processi di trasformazione di tutta la filiera produttiva.
I rapporti di certificazione sono pubblici e possono essere consultati sul sito www.soilassociation.org che li rende disponibili in due lingue