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Wwf: Ecoregione, la ricetta per la tutela a 360 gradi
Conservazione
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La proposta del WWF dal Convegno nazionale "Ecoregioni e reti ecologiche" che si è tenuto il 27-28 maggio è di inserire il termine "ecoregione" nel Vocabolario italiano. Ecoregione: "un ecosistema che occupa un'area terrestre o acquatica relativamente vasta e che contiene un insieme geograficamente distinto di comunità naturali". Il termine non è ancora entrato nel Dizionario della lingua italiana ma si tratta di una strategia di conservazione che il WWF conosce e applica da anni in tutto il mondo, sistema riconosciuto e adottato anche da organizzazioni quali l'Agenzia Europea per l'Ambiente e la Banca Mondiale. Questa la proposta lanciata in questi giorni dal WWF in occasione delle Convegno nazionale "Ecoregioni e reti ecologiche, la pianificazione incontra la conservazione" organizzato dall'associazione a Roma con l'Assessorato alle Politiche dell'Agricoltura, dell'Ambiente e della Protezione Civile della Provincia di Roma, l'UPI (Unione Province Italiane) e con la collaborazione della Società Italiana Ecologia del Paesaggio, dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e dell'Associazione Analisti Ambientali.
Per la prima volta parchi, Regioni, Province, Comunità Montane, associazioni, università, istituti di ricerca scientifica, stakeholders (in particolare agricoltori), si sono riuniti per un confronto sull'approccio ecoregionale sulla conservazione della biodiversità in Italia, e per definire strategie comuni per la realizzazione delle reti ecologiche. Tutti insieme lanciano da qui una grande alleanza trasversale per la conservazione delle ecoregioni nel nostro Paese.
Un nuovo concetto sta entrando nella terminologia della tutela ambientale: quello di Ecoregione. Nel futuro diventerà anche per l'Italia la ricetta principale per identificare un'area, le sue priorità di intervento, i metodi di azione per la conservazione della biodiversità e soprattutto per creare le alleanze utili alla tutela ambientale. Per questo il WWF chiede di inserirla nel Vocabolario italiano, al pari dei termini relativamente recenti come biodiversità, sviluppo sostenibile, etc.
Il WWF ha suddiviso il pianeta in 238 Ecoregioni prioritarie: se si protegge la biodiversità in queste 238 aree, risulterà protetta la maggior parte della biodiversità del Pianeta. Gli aspetti chiave di questa strategia sono la vasta scala spaziale delle ecoregioni, omogenee da un punto di vista ecologico e sovra-nazionali, la prospettiva a lungo termine (30-50 anni), una solida base scientifica, l'integrazione degli aspetti di conservazione della biodiversità con i fattori socio-economici, la collaborazione con altri attori e il coinvolgimento di tutti i gruppi di interesse (enti, istituzioni).
"Esempi concreti di processi ecoregionali in atto da parte del WWF nel mondo - ha sottolineato nel suo intervento Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico Culturale del WWF - sono quelli del Terai Duar in Nepal, del bacino del Congo nell'Africa centrale, dell'area delle foreste Annamite in Indocina, dell'area del Capo in Sud Africa, del deserto di Chihuahua negli Stati Uniti, dei Carpazi nell'Europa orientale e del mare di Bering, per citare solo alcuni esempi".
L'obiettivo della strategia ecoregionale è quello di garantire la conservazione della biodiversità, favorendo attività di conservazione e valorizzando le opportunità di sviluppo economico e sociale legate alla tutela della natura. "Una caratteristica fondamentale del processo di conservazione ecoregionale, ma forse la più importante in termini di raggiungimento degli obiettivi, è la creazione di un'ampia condivisione intorno a questo percorso - ha sottolineato Isabella Pratesi, Responsabile Programma di Conservazione WWF Italia - . Solo coinvolgendo tutti gli "stakeholders" (gli attori locali interessati) presenti nell'ecoregione si può avere una reale prospettiva di successo. Questo sia per l'intero processo che per le singole azioni individuate".
Il nostro Paese è inserito in due ecoregioni, quella mediterranea e quella alpina: in quest'ultima il processo ecoregionale è già in fase avanzata. Il WWF ha infatti realizzato, in collaborazione con la CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi), ALPARC (Rete delle Aree Protette Alpine) e ISCAR (Comitato Scientifico Internazionale per la Ricerca Alpina) la "Biodiversity vision" per l'arco alpino, la mappa delle aree prioritarie per la conservazione della biodiversità delle Alpi, identificate su scala pan-alpina e condivisa da un centinaio di esperti rappresentanti 90 organizzazioni diverse.