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Ue: proposto il divieto di importazione di prodotti di foca
Conservazione
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"La Commissione europea chiederà formalmente alla fine del mese agli Stati membri di vietare l'importazione di pelli e prodotti frutto della caccia di giovani foche in Canada" - ha annunciato ieri il Commissario per l'Ambiente, Stavros Dimas. "La proposta è pronta e sarà presentata prima della pausa estiva" - ha affermato Dimas. La Commissione adotterà questa decisione nella sua riunione del 23 luglio e toccherà agli Stati membri approvarla o respingerla. "Abbiamo un forte sostegno della Francia, che ha la Presidenza semestrale dell'Unione europea" - ha detto fiducioso Dimas all'agenzia Afp.
Diverse centinaia di persone hanno risposto marted㭀 scorso all'appello delle maggiori organizzazioni animaliste del mondo, tra cui l'italiana LAV, a manifestare davanti alle istituzioni europee a Bruxelles per chiedere l'arresto della caccia alle giovani foche e invitare la Presidenza francese ad agire presto. La LAV è impegnata da anni in questa campagna a fianco dell'IFAW ed ha ottenuto dal governo italiano nel 2006 una ferma posizione contro il commercio e l'importazione di pellicce derivanti da questo crudele massacro.
La Lav chiede al parlamento italiano una legge definitiva che vieti l'importazione e il commercio di tutti i prodotti derivanti dall'uccisione delle foche (pelli, pellicce, grasso e olio). "Durante la scorsa legislatura la commissione aveva già approvato il testo, ma la caduta del governo ha bloccato l'esame alla Camera" - sottolinea Roberto Bennati, Vicepresidente LAV. "I tentativi fatti in passato per abolire i metodi di caccia più cruenti, come le trappole a tagliola sono falliti perchè Paesi come il Canada, dove la caccia è praticata sistematicamente, non hanno ratificato gli accordi stipulati in precedenza con l'Ue. L'unica strada, quindi, è boicottare il commercio per scoraggiare la caccia'' - sottolinea Bennati.
Il Belgio e Paesi Bassi hanno già vietato l'importazione di pelli di foca e di prodotti derivati, mentre Croazia, Slovenia, Germania e Austria hanno adottato misure per chiudere i loro mercati a tali importazioni e l'Italia sta valutando se farlo. Il principale problema è rappresentato dalle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) che rendono difficile il divieto a livello internazionale. All'inizio del mese di marzo il Canada ha autorizzato la macellazione di 275mila foche quest'anno, un numero leggermente superiore rispetto a quello autorizzato nel 2007 di 270mila animali. [GB]