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UE: Scanzano e S.Caterina Valfurva, doppia vittoria ambientalista
Conservazione
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Approvata dal Parlamento europeo la nuova direttiva in materia di gestione dei rifiuti nucleari. Quest'ultima riconosce alcuni principi che sono stati alla base delle proteste di Scanzano Jonico. Innanzitutto il coinvolgimento dei cittadini e delle comunità locali nelle definizione dei criteri con i quali arrivare alla scelta dei siti per lo smaltimento definitivo
"Si tratta di una direttiva che apre importanti prospettive: per l'Italia si configurano novità decisive nella partita dello smaltimento delle scorie nucleari". Il Presidente di Legambiente Roberto Della Seta non nasconde la sua soddisfazione per il voto positivo dell'Europarlamento sul cosiddetto "pacchetto sicurezza nucleare" proposto dalla Commissione. La direttiva sulla gestione delle scorie radioattive, contenuta nel 'pacchetto', sostiene Della Seta, "è la traduzione normativa di quanto Legambiente afferma da tempo. E cioè che ha poco senso costruire in Italia un sito per lo stoccaggio delle scorie più longeve: I rifiuti di terza categoria in Italia sono talmente esigui da non giustificare un sito ad hoc, che risulterebbe non solo antieconomico ma di certo anche meno sicuro di uno comunitario".
Da Legambiente è poi arrivato un invito al Governo italiano a ripensare l'approccio tenuto sinora nella gestione delle scorie nucleari e farsi promotore di un approccio comunitario alla gestione del nucleare. "E' necessario che il nostro Pese si impegni con forza per una rapidissima approvazione della direttiva in seno al Consiglio dei Ministri dell'energia e che si attivi sin da ora coi partner europei per attivare le trattative per l'individuazione di un sito comunitario per le scorie i rifiuti radioattivi categoria", ha concluso Della Seta.
Governo chiamato ad "inviare le proprie osservazioni" in merito anche al blocco deciso dalla Commissione europea dei lavori di realizzazione di nuovi impianti sciistici a Santa Caterina Val Furva, Parco dello Stelvio. La decisione di Bruxelles è arrivata in seguito ad un reclamo sollevato da Legambiente. "Le speranze dell'area di Santa Caterina Valfurva di essere risparmiata da un altro scempio del nostro Paese aumentano, facendo apparire un primo timido sorriso sulla bocca degli ambientalisti" fa sapere l'ufficio stampa di Legambiente "Il primo passo è stato fatto". [DS]
Altre fonti: La Nuova Ecologia.