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Popoli indigeni: gli U'wa in Italia per denunciare lo sfruttamento
Conservazione
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L'associazione A SUD ha organizzato tra il 9 e il 24 gennaio la visita in Italia di due esponenti del popolo indigeno colombiano U'wa per denunciare la distruzione del territorio e della cultura indigena ad opera delle multinazionali petrolifere e la guerra in corso nel paese da ormai oltre cinquanta anni. Berito Cobaria, il portavoce della comunità, Shukara Cristancho, la rappresentante delle donne e Cesar Aranguen, responsabile della comunicazione, saranno in Italia tra il 9 e il 24 gennaio per incontrare i movimenti, le forze sociali e gli enti locali in dieci città.
A partire dal 1995 per gli U'wa, comunità indigena di circa settemila persone, è iniziato un triste periodo: il governo colombiano ha autorizzato la compagnia petrolifera nordamericana Occidental Petroleum Oxy ad iniziare le ricerche nel loro territorio sacro definito "corazon del mundo". Non solo il Governo colombiano non garantisce il rispetto delle leggi costituzionali e delle convenzioni internazionali ma ha più volte attaccato, attraverso le forze armate, la popolazione indigena per costringerla ad abbandonare il proprio territorio. Molti sono stati gli episodi di violenza ed i tentativi di "desaloco" (sgombero) da parte delle forze armate. Molti, purtroppo, i morti ammazzati, molti dei quali bambini e donne, che ha dovuto subire questo millenario popolo. Perfino tre ecologisti statunitensi sono stati rapiti e assassinati per aver aiutato e sostenuto attivamente gli U'wa sul loro territorio. Dopo che la Oxy ha lasciato i territori è la compagnia di stato Ecopetrol che continua a portare avanti le ispezioni sismiche e lo sfruttamento del territorio.
"Questo popolo vive da millenni in armonia con la natura: crede che ogni essere vivente ed ogni forma vivente abbiamo un loro spirito e pertanto debbono essere rispettati. Gli U'wa sono uno dei simboli di lotta e di resistenza per tutto il movimento internazionale che si oppone alla guerra e ad un modello di sviluppo inumano ed insostenibile" - sottolinea il comunicato di A SUD. I loro incontri in Italia hanno come obiettivo quello di denunciare il genocidio in corso in Colombia ed in tutta l'America Latina delle popolazioni native a causa della guerra per l'accaparramento delle risorse energetiche strategiche, che hanno come conseguenza un conflitto permanente tra nord e sud del mondo. Negli ultimi quattro anni 357 indigeni sono stati assassinati in Colombia.
Nel corso delle iniziative A SUD presenterà il libro "Capovolgere il Debito: per un'economia dei diritti" in cui sono raccolte, tra le altre, le riflessioni di Vandana Shiva, Aurora Donoso, Alain Soumon, Alex Zanotelli, Marco Calabria e Giuseppe De Marzo, con l'intento di dare un contributo alla campagna mondiale sul Debito Ecologico lanciata dai movimenti e le associazioni di oltre sessantatre paesi del sud del mondo nel '99. Tema che vedrà A SUD tra i promotori della campagna internazionale per il riconoscimento del debito ecologico al prossimo World Social Forum di Porto Alegre.
Le date degli incontri con i rappresentati del popolo U'wa sono le seguenti: il 10 gennaio a Roma, l'11-12 gennaio a Bari, il 13 gennaio a Ferrara, il 14 gennaio a Padova, il 15 gennaio a Feltre, il 16 gennaio a Belluno, il 17 gennaio a Trieste, il 18-19 gennaio a Firenze, il 20 gennaio a Roma, il 21 gennaio a Torino e il 22 gennaio a Massa. [GB]