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Pesca: tra luci e ombre si è conclusa la IWC
Conservazione
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Ha concluso i lavori la 56⪀ Commissione Internazionale Baleniera che si è riunita a Sorrento. LAV e WSPA, Coalizione mondiale contro la caccia alle balene che raggruppa oltre 140 organizzazioni di 57 Paesi in tutto il mondo, plaudono per la risoluzione promossa dalla Nuova Zelanda e sostenuta da altri 16 paesi che ha chiesto azioni concrete per mettere fine alla sofferenza connessa alle attività di caccia alle balene e ha riconfermato il mandato della Commissione ad impegnarsi sulle questioni del benessere dei grandi cetacei. "Crediamo che ciò rappresenti un primo passo verso il bando di ogni forma di caccia ai gradi cetacei" - commentano LAV e WSPA.
Tra le organizzazioni presenti c'era anche Greenpeace che lancia l'allarme su un accordo che potrebbe portare in futuro alla ripresa della caccia commerciale alle balene. Si tratta del RMS (Revised Management Scheme), piano rivisto di gestione delle quote di caccia, è stato elaborato a porte chiuse da Danimarca, Islanda, Giappone, Olanda, Spagna, Svezia ed Usa. La proposta suggerisce che se l'RMS fosse approvato, verrebbe automaticamente eliminata la moratoria con una restrizione per 5 anni alle acque costiere, seguita da un'espansione a tutte le acque.
"Mentre nel resto del mondo si va verso una maggiore trasparenza, l'Iwc sta tentando di ridurla ed il caso dell'RMS ne è un chiaro esempio" ha affermaro Emanuela Marinelli, campagna balene di Greenpeace. Il voto segreto, le riunioni a porte chiuse e "l'acquisto dei voti" dei paesi più poveri hanno contrassegnato questa cinquantaseiesima riunione dell'Iwc, ma fortunatamente il fronte conservazionista, che vede impegnate anche Italia e San Marino, è riuscito a prevalere alla riunione di Sorrento. Purtroppo sulla proposta di ampliamento delle reti di Santuari di protezione dei cetacei fatta dall'Australia non è stata raggiunta la maggioranza qualificata dei tre quarti richiesta per questa votazione. La maggioranza semplice ottenuta in questo voto si è riproposta anche per la risoluzione del Brasile e dell'Argentina per l'istituzione di un santuario nell'Atlantico meridionale, dove il whale-watching è una realtà in forte crescita.
Invece si è ribadito la necessità di mantenere lo "status quo" del Santuario delle Balene dell'Oceano Meridionale creato nel 1994. Durante la pausa dei lavori Greenpeace ha manifestato di fronte all'ingresso dell'hotel dove si svolge l'IWC con uno striscione con scritto "Benvenuti in Corea, ma solo i paesi contro la caccia alle balene". Il prossimo anno, a giugno, sarà proprio il paese asiatico ad ospitare la Commissione Baleniera. A reggere lo striscione esponenti coreani e giapponesi di Greenpeace con un messaggio contro la caccia alle balene, in giapponese, sulla maglietta.
Sempre sul fronte della pesca, Greenpeace e Wwf annunciano tolleranza zero contro le spadare. Dopo le ultime denuncie sulla pesca illegale il Governo sembra sia favorevole all'eliminazione di un sistema di pesca che, nonostante gli appositi Piani di Riconversione per le spadare, i divieti dell'Ue e delle normative internazionali e nazionali, hanno ripreso la loro attività su grande scala nel nostro paese in alcuni casi frodando lo Stato. All'annuncio da parte del Sottosegretario Scarpa Bonazza della convocazione per domani del tavolo di lavoro congiunto, Greenpeace e WWF dichiarano di partecipare solo se il Ministro si impegnerà a riesaminare l'intera materia ritirando quei decreti inopportuni che hanno favorito questa situazione diffusa di illegalità dell'uso delle spadare e di altri strumenti i pesca utilizzati come le spadare per la pesca al pesce spada e ad altre specie. In questi giorni Greenpeace e WWF hanno infatti denunciato un vero e proprio "bollettino di guerra". [AT]