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Lazio: approvata la legge per favorire l'Altra Economia
Conservazione
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La Giunta regionale del Lazio ha approvato nei giorni scorsi la legge regionale sull'Altraeconomia, su proposta dall'assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione Luigi Nieri. Il provvedimento promuove nel Lazio le attività classificate nella categoria 'Altra Economia' come l'agricoltura biologica, la produzione di beni eco-compatibili, il commercio equo e solidale, il consumo critico, la finanza etica, il risparmio energetico e le energie rinnovabili, il riuso e riciclo dei materiali, i sistemi di scambio non monetario, il software libero, il turismo responsabile. Per la prima volta in Italia, infatti, il Lazio concede dignità istituzionale a questo tema stabilendo, con norma, principi e ambiti di applicazione.
In particolare l'altra economia riguarda, dal lato dell'offerta, le imprese e le micro-imprese che inseriscono questi elementi quali requisiti qualificanti la loro operatività, regolarmente registrate con il loro numero di addetti e con regolari bilanci. Dal lato della domanda, invece, le varie forme di organizzazione del consumo critico, finalizzate all'acquisto collettivo di beni e servizi 'altro-economici' o all'informazione e alla tutela dei consumatori.
La proposta di legge prevede la valorizzazione di attività dell'altraeconomia, per mezzo di incentivi economici, la creazione di veri e propri centri dell'altraeconomia, la promozione di scambi di esperienze, di servizi e di beni, rispettando i criteri delle "filiere corte", ossia le attività basate sul rapporto diretto tra produttore e consumatore. Tutte la attività normate dalla questa proposta diverranno attività prioritarie nei bandi ordinari di finanziamenti ed agevolazione che la regione in base a fondi europei e governativi normalmente emana. Tutti i prodotti che saranno realizzati con i benefici della legge saranno individuati con 'il Marchio regionale di Altra Economia'.
"Oggi più che mai è indispensabile ripensare un nuovo paradigma di crescita attraverso l'affermazione di un' economia che valorizzi le relazioni prima che il profitto e che riconosca un'equa ripartizione delle risorse nel rispetto dell'ambiente naturale e nell'arricchimento di quello sociale - è quanto dichiara l'assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione della Regione Lazio Luigi Nieri. L'altra economia può essere definita come un approccio all'attività economica (di produzione, scambio e consumo di beni e servizi) fondato sui principi della partecipazione, della solidarietà e dell'eco-compatibilità, piuttosto che sui principi del profitto, dell'interesse e dell'utilità, L'altra economia, nelle sue esperienze concrete, ha dimostrato che può diventare anche fonte di buona occupazione. Importante, però, è che anche le amministrazioni pubbliche si facciano promotrici di iniziative in questo senso sostenendo la diffusione di prodotti biologici, solidali, sostenibili".
Per Riccardo Troisi, presidente della Città dell'Altra Economia di Roma, "si tratta di un riconoscimento importante, frutto di una lunga collaborazione realtà dell'economia solidale e pubblica amministrazione. Oggi si riconosce che l'"altra economia" è un'economia reale necessaria e non deve rimanere un esperienza di nicchia, avendo tutte le possibilità di essere un'alternativa ai disastri prodotti dall'attuale modello economico".