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Incendi: 9000 ettari bruciati, progetto 'low cost' del WWF
Conservazione
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Dopo gli incendi dei giorni scorsi in cui la Puglia ne è stata vittima anche nelle sue aree protette, si contano i danni: è la Calabria la regione 'verde' più colpita, con oltre 130 incendi attivi dal Pollino all'Aspromonte, comprendendo anche il Parco della Sila e quello regionale delle Serre. Altra regione dalle valenze naturalistiche importantissime l'Abruzzo, che ha visto andare a fuoco boschi nel Parco della Majella, nel Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise - riporta il WWF che valuta in 9.000 gli ettari bruciati.
"Uscire dall'emergenza è una priorità assoluta per il Paese e in questo senso condividiamo pienamente la decisione del CDM di proclamare lo stato di emergenza per le regioni del centro sud colpite dagli incendi" - afferma Simone Andreotti di Legambiente. "Lo stato di emergenza - continua Andreotti - è uno strumento prezioso per affrontare i roghi di questi giorni, ma soprattutto per colmare il grave ritardo italiano nella prevenzione. E' urgente accelerare il catasto delle aree percorse dal fuoco da parte dei comuni per fermare a monte le possibili speculazioni sul territorio incenerito e rafforzare il Corpo forestale dello Stato per un'attività investigativa e di repressione sempre più incisiva, capillare ed efficace"- conclude.
E il WWF avverte: "Una pioggia di soldi non spegne gli incendi, se non sono spesi con la dovuta attenzione e cautela: con soli 70.000 euro l'anno la Provincia di Macerata, partendo da un'idea del WWF, ha praticamente estirpato la piaga nel Parco dei Sibillini e nel resto della provincia. E' tempo di nuove strategie che responsabilizzino la cittadinanza, per evitare che i fondi erogati a pioggia inneschino fenomeni delinquenziali che prosperano con l'emergenza".
Le azioni umane cause scatenanti degli incendi boschivi sono state responsabili della distruzione dell'83,5 % della superficie boscata, si cui il 71 % dovuta a comportamenti di origine volontaria ed il 12,5 % a fatti di natura involontaria. "E' bene che la magistratura faccia il proprio corso, perseguendo i delinquenti ed è giusto che ora ci sia una riflessione attenta su ciò che ha funzionato e ciò che si è inceppato nel meccanismo dei soccorsi e degli interventi" - dichiara Fulco Pratesi, Presidente onorario del WWF Italia. "Ma dal Governo, dalle Regioni, dagli Enti parco e dalle amministrazioni locali ci aspettiamo di più: che si lavori affinché non accadano più questi disastri, che si esca da questa ciclica catastrofe che caratterizza il nostro Paese e si chiuda con la logica emergenziale e si imposti una seria prevenzione".
Lo dimostra il progetto 'low-cost' applicato grazie ad un'idea del WWF: con soli 70.000 euro l'anno, responsabilizzando la comunità locale che partecipa con 300 volontari, si sono praticamente azzerati gli incendi nella parte maceratese del Parco dei Monti Sibillini. Il progetto della Provincia di Macerata ha ottenuto risultati straordinari: un solo grave incendio nel 2006 rispetto ai 20 incendi del 2001. "Dobbiamo pensare ad un cambio di strategia" - dichiara Franco Ferroni responsabile programma Ecoregione mediterraneo del WWF Italia.
"Nei primi anni '90 il WWF nelle Marche ha proposto dei campi antincendio, coinvolgendo il Corpo Forestale dello stato e i Vigili del fuoco Volontari. Un progetto che si è consolidato nel tempo con la partecipazione di associazioni ed enti, fino a che oggi è diventato un modello di prevenzione adottato dalle istituzioni locali. Attraverso il coinvolgimento della comunità locale, il coordinamento tra enti e associazioni e la razionalizzazione delle forze i risultati sono straordinari. La lezione che abbiamo appreso è che oltre alla sorveglianza sul territorio e ad un'azione tempestiva con adeguate attrezzature e mezzi, la lotta contro gli incendi si combatte con una capillare campagna di sensibilizzazione ed educazione: i cittadini devono trovare intollerabile questi comportamenti e diventare utili sentinelle del territorio, informate e consapevoli del proprio ruolo" - conclude Ferroni.
Resta però lo sgomento davanti a una devastazione di queste proporzioni, i cui danni sono incalcolabili soprattutto perché le aree incendiate erano i gioielli della biodiversità italiana. [GB]