Giornata mondiale della Lingua Madre: 2500 lingue a rischio estinzione

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Sono dieci le candeline da spegnere oggi per celebrare la 'Giornata Internazionale della Lingua Madre'. E' stata indetta nel 1999 alla 33esima sessione della Conferenza Generale dell'Unesco su proposta del Bangladesh, con l'intento di tutelare la diversità linguistica e più in generale la diversità culturale e il 20 febbraio 2000 è stata celebrata per la prima volta. Lo sviluppo del dialogo tra le culture, la promozione del multilinguismo, la tutela delle lingue minoritarie rientrano negli obiettivi generali dell'Unesco che cerca di realizzare attraverso diversi programmi e iniziative.

Secondo il Direttore Generale dell'Unesco Koichiro Matsuura, le lingue sono lo strumento più importante per preservare e sviluppare il nostro patrimonio materiale e immateriale. “Tutti gli sforzi che vengono fatti per promuovere la diffusione delle lingue madri non vengono fatti solo per incoraggiare la diversità linguistica e l'educazione multilinguistica, ma anche per promuovere la piena consapevolezza delle tradizioni linguistiche e culturali in tutto il mondo e per ispirare la solidarietà basata sulla comprensione, la tolleranza e il dialogo”.

La lingua madre è senz'altro l’unico mezzo capace di esprimere appieno ogni necessità di comunicazione, non è semplice veicolo di messaggi, ma è l’espressione di tutto un mondo di valori culturali e sociali, di tradizioni e di conoscenze. In questo senso, la lingua è espressione del patrimonio culturale immateriale, che va salvaguardato e trasmesso alle generazioni future. La morte di una lingua porta anche alla scomparsa di tante espressioni orali come la poesia, le leggende, i proverbi, le barzellette, un enorme patrimonio immateriale. La perdita delle lingue è dannosa per tutta l'umanità anche perché contribuiscono alla conservazione della biodiversità, trasmettendo conoscenze sulla natura e sull'universo.

Il Direttore Generale ha dichiarato (in.pdf) in occasione della giornata odierna che: “ il collegamento tra l'educazione multilingue, l'educazione per tutti e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio ora costituiscono i pilastri di ogni strategia di sviluppo sostenibile”. Koichiro Matsuura si augura che i governi introducano misure nei loro sistemi di educazione formale e non formale, che assicurino un'armoniosa e fruttuosa coesistenza tra le lingue all'interno di ogni paese, per preservare e promuovere un ambiente multilingue nel rispetto di ogni cultura.

Secondo Atlas - l’Atlante internazionale delle lingue in pericolo - pubblicato dall'Unesco proprio in occasione della giornata odierna, sarebbero circa 2.500 delle oltre 6.700 lingue parlate oggi nel mondo che rischiano di scomparire. I trenta studiosi che hanno lavorato alla pubblicazione le classificano a seconda del rischio che corrono. E i dati sono molto preoccupanti: delle oltre 6.700 lingue esistenti al mondo, più di 200 si sono estinte nel corso delle ultime tre generazioni, 538 sono a serio rischio di estinzione, 502 gravemente minacciate, 632 in via di estinzione e 607 ad altissimo rischio. Solo 99 sarebbero parlate da meno di una decina di persone, tra cui il Karaim, noto ad appena sei persone in Ucraina, e il Wichita, usato da una decina di persone nell'Oklahoma, mentre in Papua Nuova Guinea, dove si parlano 800 lingue, ne sono a rischio solo 88.

Il lavoro mostra anche come il fenomeno della sparizione delle lingue compare in ogni regione a prescindere dalle condizioni economiche. In Africa Sub-Sahariana per esempio, dove si parlano circa 2000 lingue è molto probabile che il 10% di queste scompaia nel giro di cento anni. In India, Brasile, Stati Uniti, Indonesia e in Messico, paesi dove c'è una grande varietà linguistica, allo stesso tempo sono i paesi che hanno il più alto numero di lingue in via di estinzione.

Anche Internet gioca un ruolo importante nella preservazione della lingua, è necessario per questo incoraggiare anche lo sviluppo del multilinguismo nel cyberspazio. Il web offre senza dubbio una grande possibilità per la diffusione delle informazioni e della conoscenza, ma oggi un limite decisivo a questa opportunità è l'altissima prevalenza dell'utilizzo dei caratteri latini.

Questa giornata segna anche la conclusione dell'Anno Internazionale delle Lingue, lanciato nel 2008 dall'Assemblea Generale dell'Onu con il messaggio: “Questione di lingue!” per promuovere l'unità nella diversità e la comprensione internazionale attraverso il multilinguismo.

Ogni lingua che muore porta via con sé un’intera visione del mondo. Come dice Natalia Sangama, un'anziana donna di lingua Chamicuro: “Io sogno in Chamicuro, ma non posso raccontare i miei sogni a nessuno, perché nessun parla più il Chamicuro. E’ triste essere l’ultima”.

Elvira Corona

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