Caccia: fermare le leggi antieuropee dell'Italia

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Con l'avvicinarsi della stagione venatoria, la parte più oltranzista del mondo venatorio alza la voce per ottenere più giorni di caccia, meno aree protette e più animali da cacciare. Un cartello di organizzazioni - composto da Dea, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf - definisce la posizione della Federcaccia anacronistica, antieuropea e soprattutto antiscientifica che viene mascherata dietro un presunto impegno dei cacciatori nella salvaguardia del territorio. Secondo la recente guida all'interpretazione alla direttiva uccelli emanata dalla UE, è stata ribadita l'assoluta priorità della tutela della fauna selvatica in Europa e indirettamente la legittimità dell'impianto della legge nazionale italiana. Da una lettura della guida si deduce come siano ancora moltissime le infrazioni che vengono commesse dalla Italia e quindi pre le associazioni si rende necessario un controllo sul comportamento delle regioni affinché si riporti la materia venatoria nell'indispensabile contesto di legittimità e correttezza. Il cartello di associazioni reputa grave il fatto che queste richieste vengano raccolte e portate avanti dalla principale associazione venatoria, che addirittura arriva ad utilizzare uno strumento nato per fare chiarezza, come la recente Guida interpretativa alla Direttiva Uccelli, per gettare altra benzina sul fuoco.

Agli inizi di agosto alcune associazioni ambientaliste hanno scritto al Ministro degli Affari Regionali Enrico La Loggia chiedendo l'impugnazione presso la Corte Costituzionale della legge pugliese sulla caccia. Una legge, sottolineano le associazioni, che è palesemente incostituzionale e viola in modo clamoroso la legge nazionale 157/92. La Regione Puglia non è nuova a questo genere di imprese, visto che di recente la Corte Costituzionale ha bocciato una precedente legge regionale sempre in materia venatoria. Secondo le associazioni l'illegalità in materia venatoria si sta diffondendo in tutta Italia. Tra le regioni in cui sono annunciati dei ricorsi al Tar ci sono la Lombardia, il Veneto, le Marche, la Toscana, la Sicilia. In Emilia-Romagna il Tar ha accolto definitivamente il ricorso di Lac e Lav rinviando alla Corte Costituzionale la legge regionale sul Calendario Venatorio e pronunciando una innovativa e fondamentale sentenza nei confronti della legge regionale che autorizza la cosiddetta caccia in deroga a piccoli uccelli migratori, specie protette dalla legge italiana e dalle Direttive Comunitarie. Una legge quella dell'Emilia-Romagna che era stata integrata dalla n 22/02, che permette di detenere specie assolutamente vietate dalla Comunita' Europea per usarle come richiami per impallinare con piu facilita' gli altri uccelli.

In Piemonte il numero dei cacciatori è calato di oltre il 30% in quattro anni. Da un numero di 34.484 registrato nel 2000, l'esercito dei cacciatori è diminuito fino ad arrivare 23.976 nel 2003. "Una diminuzione che assume una rilevante importanza ai fini della pianificazione dell'attività venatoria", ricorda Piero Belletti, portavoce del Comitato Anticaccia, "anche perché il trend negativo non sembra potersi arrestare. La maggior parte dei cacciatori (il 70% circa) ha infatti più di 50 anni e solo il 4% del totale presenta un'età inferiore a 30 anni". Secondo un sondaggio effettuato da un ente indipendente nei mesi scorsi, circa il 90% degli elettori piemontesi vorrebbe una drastica limitazione della caccia. Cresce dunque il peso del 'partito anti-caccia', che ha un sostegno sicuro dai più di 38.000 iscritti alle associazioni ambientaliste. Secondo Belletti "gli amministratori pubblici continuano a favorire i cacciatori approvando leggi e regolamenti che rendono sempre più ampie le possibilità di esercitare la pratica venatoria". C'è da rilevare inoltre che la Regione Piemonte continua ad impedire che i cittadini si esprimano sul problema caccia, rifiutandosi di indire quel referendum regionale che era legittimamente stato richiesto (ed ottenuto) nell'ormai lontano 1987, ma che i nostri Amministratori hanno sempre cercato di affossare. [AT]

Altre fonti: Lega per l'abolizione della caccia

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