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Biodiversità: azioni urgenti per salvare la vita
Conservazione
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Si è aperto a Montecatini il Gruppo di Lavoro della Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica dedicato alle aree protette, sottofirmata nel 1992 da 188 paesi. L'Italia è il paese europeo con la maggiore biodiversità, almeno per numero di specie e di sistemi ecologici. Con le sue quasi 6.000 specie, il nostro Paese ospita quasi il 50% della flora europea, su una superficie equivalente a circa un trentesimo di quella dell'intero continente. Per quanto riguarda la fauna, l'Italia è il Paese più ricco d'Europa. Il numero delle specie animali (circa 57.000 di cui il 10% endemiche) rappresentano circa un terzo della fauna del continente. Ma a questo straordinario patrimonio naturale, grazie alla variabilità di ambienti e climi, non corrispondono ancora politiche efficaci di tutela.
Per questo il Wwf ha chiesto al Governo 15 azioni urgenti per tutelare la biodiversità e proteggere le specie animali e vegetali a rischio. "E' necessario realizzare strumenti di conoscenza quali il Piano nazionale della Biodiversità, previsto dalla Convenzione sulla Biodiversità e la Carta della Natura, il documento che individua lo stato dell'Ambiente naturale in Italia, previsto dalla Legge Quadro sulle Aree Protette (394/91), rafforzando il ruolo e la gestione delle aree protette - ha dichiarato Fulco Pratesi, Presidente del Wwf Italia - Il Sistema delle aree protette deve contenere tutti gli ecosistemi più rappresentativi del nostro territorio e con una percentuale minima protetta pari almeno al 10% di ognuno. L'Italia deve poi dotarsi di una Legge quadro per la tutela della biodiversità, che oggi non esiste". Nel Decalogo il Wwf chiede anche di completare la Rete Natura 2000, il sistema coerente di aree protette richiesto dall'Unione Europea, e individuare piani di conservazione ecoregionali per l'Ecoregione Alpi e l'Ecoregione Mediterraneo. La tutela della biodiversità deve infatti essere perseguita nell'ambito di ampi territori omogenei da un punto di vista ecologico, ovvero oltre i confini amministrativi.
L'Italia ha ufficializzato l'adesione a Countdown 2010, l'iniziativa promossa dalla IUCN (The World Conservation Union) nata con lo scopo di aiutare i governi nell'adempiere agli impegni presi per ridurre o fermare la perdita di biodiversità entro il 2010. Fra i primi progetti a sostegno di Countdown 2010 figura "La Mappa della Primavera" realizzata da Legambiente, Federparchi, e Coldiretti con il contributo del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio. Un monitoraggio dei fiori di alberi e piante per seguire, attraverso i diversi stadi della fioritura, il ritmo delle stagioni, e consentire l'acquisizione di dati importanti in campo ecologico e agricolo e rilevare gli effetti che i cambiamenti climatici possono avere sulla biodiversità.
Per Greenpeace la grande parte della biodiversità da proteggere si trova in Paesi in via di sviluppo, che non dispongono dei mezzi finanziari per le aree protette già esistenti, né tanto meno per estenderle. 25 miliardi di dollari è la somma stimata come necessaria per un serio programma mondiale di protezione della biodiversità. Una somma ingente, ma che avrebbe un ritorno tra i 4.400 e i 5.200 miliardi di dollari in termini di beni e servizi forniti dagli habitat da proteggere. Ma l'Italia che fa? Il nostro paese importa l'80% del legname impiegato dalla propria industria e nei paesi esportatori l'erosione delle foreste si traduce in un rapido declino della biodiversità, soprattutto perché grandi quantità di legno provengono da taglio illegale. Per questo Greenpeace propone al Governo e alle amministrazioni locali di dotarsi di strumenti che fermino questo traffico. Tra i cosumi di legno e carta gli acquisti pubblici rappresentano circa il 14% del mercato europeo. La campagna "Città amiche delle foreste" propone di far pressione sul proprio Comune affinchè approvi una mozione che chieda il l'uso di prodotti certificati Fsf, per un uso responsabile delle foreste. [AT]