Ambiente: la villa di Berlusconi tra le denunce di Legambiente

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Se buona parte dell'Italia ha chiuso i battenti per trascorrere le ferie ferragostane, altrettanto non si può dire per Legambiente. L'attiva associazione nazionale non solo ha promosso nella settimana di ferragosto il festival internazionale di ecologia e solidarietà, Festambiente, appena conclusosi a Grosseto, ma ha intrapreso numerose iniziative puntulamente riportate sul proprio sito. Ma andiamo con ordine. Festambiente innanzitutto.

Quella di quest'anno si è distinta come "edizione record" con la presenza di 80mila partecipanti. Dieci giorni di ambientalismo, cultura, spettacolo, teatro con personaggi del mondo della politica e dello spettacolo che hanno attraversato le strade e le piazze della cittadella ecologica di Rispescia (Grosseto). Folto e ricco è stato il programma dei dibattiti con la presenza in apertura del Ministro dell'ambiente Altero Matteoli. Da ricordare soprattutto la denuncia riportata durante la "Giornata della Legalità dei 132 miliardi di euro di fatturato delle ecomafie dell'ultimo decennio. "In un'estate caratterizzata da un calo del turismo in Maremma, come nel resto d'Italia - ha dichiarato Angelo Gentili, coordinatore nazionale della manifestazione e segreteria nazionale Legambiente - Festambiente ha vinto la sua scommessa. Con manifestazioni semplici - prosegue Gentili - ma qualitativamente elevate, con un offerta valida per tutte le età abbiamo dimostrato che è questa la strada da percorrere per richiamare i turisti nel Belpaese".

Tra gli altri appuntamenti annuali di Legambiente va segnala Goletta Verde, giunta alla XIXma edizione. All'indomani della partenza di Goletta Verde dalla costa dell'Emilia Romagna, Legambiente torna sulle vicende che hanno accompagnato le sue tappe romagnole con una nota stampa di Luigi Rambelli, Presidente regionale dell'associazione. "La Goletta è partita per altri 'lidi' - scrive Rambelli - e, archiviate (speriamo) le frenesie e ubriacature del ferragosto, è tempo di bilanci. Il diciannovesimo passaggio della barca di Legambiente ha promosso "Amare l'Adriatico", l'iniziativa internazionale per rilanciare la tutela del mare e ricordato a tutti che senza ambiente (e un mare di qualità) il turismo dell'Emilia Romagna ha ben poco futuro. Abbiamo parlato anche di "alghe". Quelle rosse e quelle "verde pisello", ospiti ormai consueti e tutt'altro che graditi, in particolare da chi vive di turismo, che si sono ostinate a farsi vedere da chiunque avesse occhi per vederle (a Rimini come altrove) nonostante le negazioni di chi, per mestiere, è costretto a tentare di promuovere anche ciò che non funziona più. Ci siamo comportati come ci è stato insegnato nel corso di ben più pesanti vicende di alghe: pensiamo infatti che sia bene dire la verità anche quando è scomoda, se si vuole essere credibili sempre".

E sempre in tema di mare l'associazione riporta l'attenzione sulle specie a rischio nel nostro mare. Datteri di mare ma anche stelle marine, ricci diadema, posidonia, cavallucci e tartarughe marine e ancora ciprea, gorgonia rossa, falso corallo, merletto di mare, tursiope, tonno rosso, squalo bianco, cernia bruna: specie dei nostri mari che anche quest'anno sono minacciate da bracconieri e speculatori senza scrupolo.

Per la tutela dei bagnanti Legambiente ha promosso una petizione contro gli acquascooter, le moto d'acqua. La petizione chiede "una regolamentazione più severa dell'utilizzo delle moto d'acqua, affinché non interferiscano con forme di fruizione del mare più compatibili e meno invadenti. Sono già oltre 15.000 le persone che hanno firmato l'appello rivolto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi.

In occasione della vistita di Tony Blair al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Legambiente ha inviato una lettera aperta al Premier britannico invitandolo a chiedere a Berlusconi il significato di "abusivismo edilizio" di cui Villa Certosa è un esempio. "Le due parole 'abusivismo edilizio' tradotte letteralmente non vogliono dire assolutamente nulla in inglese" - scrive il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta. Ma non è solo un problema lessicale. Il termine manca in inglese e in numerose altre lingue "perché in questi Paesi non esiste il fenomeno del cemento illegale. In Italia, invece, non solo ci sono migliaia di abusi edilizi (40mila nell'ultimo anno), spesso nelle località più pregiate della penisola, ma c'è anche una sorta di complicità delle istituzioni. Il nostro premier, ad esempio, ha varato due condoni edilizi (ossia due sanatorie del cemento illegale) nel giro di dieci anni, facendo un grande regalo agli abusivi e alla criminalità organizzata che, in particolar modo nel Mezzogiorno, specula sulle costruzioni fuorilegge. Ma ha fatto anche di più: nella residenza che la ospiterà, Villa Certosa, ha realizzato una serie di strutture (approdo in una grotta naturale, piscine, anfiteatro⅀) in contrasto con le nostre normative nazionali e adducendo motivi di sicurezza per giustificare i lavori. La legittimità di Villa Certosa, come è adesso, è garantita solo dal fatto che il suo proprietario è l'attuale Presidente del Consiglio. E ci preme ribadire che Villa Certosa è una residenza privata di Berlusconi! (...) Se possibile, colga l'occasione: si faccia spiegare come e perché è stato possibile fare questi lavori a Villa Certosa e si faccia anche tradurre le due parole "abusivismo edilizio". Siamo curiosi anche noi - conclude Roberto Della Seta - di sapere quale giro di parole in inglese potrà trovare l'onorevole Berlusconi per spiegarLe questo fenomeno italiano".

E oggi Legambiente denuncia la richiesta d'attracco per barca privata nell'isola di Pianosa da parte del Ministro di grazia e giustizia Roberto Castelli. "Sarebbe un atto gravissimo che, se confermato, getterebbe nuove ombre sulla tutela della legalità da parte di questo Governo". Così Legambiente ha commentato la notizia riportata dal sito www.dagospia.it, dell'ipotesi avanzata dal deputato della Margherita Roberto Giachetti di una richiesta d'attracco con barca privata nell'isola di Pianosa da parte del Ministro di grazia e giustizia Roberto Castelli. Secondo quanto riportato dal sito, il Ministro Castelli avrebbe richiesto all'Ente Parco e al Ministro dell'Ambiente Matteoli, un permesso d'ancoraggio nelle acque in prossimità dell'isola dove, come è noto, c'è un assoluto divieto anche di passaggio. Vedendoselo negato, il Ministro avrebbe comunque fatto attraccare l'imbarcazione dell'amico industriale nelle acque di Pianosa, violando il divieto. [GB]

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