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Ambiente: Congresso mondiale sui parchi e zone protette
Conservazione
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A Durban in Sudafrica sono riuniti oltre 2500 rappresentanti di governo, conservazionisti, leader locali e ambientalisti provenienti da 170 Paesi per il quinto Congresso mondiale sulla difesa dei parchi nazionali con a tema la salvaguardia dei parchi naturali e delle zone protette.
Le zone sotto protezione sul pianeta sono circa 44mila e rappresentano il 12,7 per cento della superficie terrestre: la loro vasta estensione è la ragione principale del difficile controllo possibile su di esse. Secondo il segretario generale del Congresso, David Scheppard, "il 30 per cento delle foreste pluviali è destinato a scomparire entro il 2040 a meno che non si riesca a sensibilizzare l'opinione mondiale sulla questione".
Con lo slogan "Chi protegge ci guadagna" il WWF Italia è presente al Congresso per presentare gli ultimi studi. Gli ecosistemi naturali producono, se ben protetti, benefici economici in media per 33.000 miliardi di dollari ogni anno, sotto forma di servizi quali risorse alimentari e genetiche, formazione e fertilità del suolo, mantenimento delle risorse naturali quali aria e acqua, riduzione degli effetti delle alluvioni, smaltimento dei rifiuti, ecoturismo.
Durante il Congresso sarà presentato uno studio sulla gestione effettuato su 20 Aree protette marine del mondo tra cui una tutta italiana, la Riserva Marina di Miramare (Trieste), gestita dal WWF Italia. Di recente pubblicazione a cura del WWF è un decalogo per un rilancio della politica per le aree naturali protette in Italia. "Il WWF chiede un sistema di aree protette che sia rappresentativo di tutti gli ecosistemi e vera "rete ecologica" cioè integrata con il resto del territorio; di misurare l'efficacia della gestione dei parchi, il completamento della Carta della Natura per la rete ecologica nazionale, un Piano nazionale per la tutela della biodiversità, la valorizzazione del ruolo strategico dei parchi anche dal punto di vista educativo, meno burocrazia, maggiori competenze e autonomia degli enti parco e un impegno concreto al Governo per dotare, già nella prossima finanziaria, i parchi di adeguate risorse economiche"
Legambiente a Durban presenta l'esperienza del progetto Ape - Appennino parco d'Europa come laboratorio per la conservazione e lo sviluppo territoriale. L'APE viene presentato come modello esportabile di integrazione fra aree protette e territorio. Con questo messaggio Legambiente si presenta a Durban, in Sudafrica, per prendere parte al il V Congresso mondiale sui Parchi (World Parks Congress -WPC) della IUCN (World Conservation Union).
Dall'Indonesia giunge un appello per salvare le ultime foreste delle aree protette dalla minaccia da multinazionali come la BHP, Placer Dome, Rio Tinto che hanno ottenuto dal governo indonesiano il permesso di estrazione nonostante il divieto della legge 41 del 1999. La coalizione delle associazioni locali in difesa dell'ambiente chiede di spedire un'email di protesta ai rappresentanti governativi competenti.
Fonte: Legambiente, WWF, Amici della Terra, Misna.