Riciclare l'alluminio: per finanziare le associazioni e per l'ambiente

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Anche Legambiente parte alla ricerca degli imballaggi in alluminio. È questa l'ultima "avventura" dell'associazione ambientalista sancita durante l'ultima edizione di Ecomondo con la firma del protocollo d'intesa da parte di Francesco Ferrante e Gino Schiona, direttori generali rispettivamente di Legambiente e del Consorzio imballaggi in alluminio (Cial).
L'accordo rientra nell'ambito del progetto Raccolta solidale, lanciato da Cial lo scorso giugno per dare la possibilità ad associazioni, onlus e cooperative sociali, di autofinanziarsi organizzando una raccolta differenziata mirata di lattine, vaschette, fogli, bombolette spray, tubetti, tappi, etc.

L'idea del Consorzio è quella di allargare a tutto il settore del volontariato quanto già fatto negli anni scorsi con le Associazioni dei donatori di organi (Aido) e di sangue (Avis), che per promuovere la raccolta dell'alluminio e le loro attività istituzionali hanno riprodotto con le lattine più monumenti in diverse città italiane. "Legambiente - ha sostenuto Ferrante - con i suoi mille circoli locali è pronta a dare il suo contributo". La posta messa in palio dal Consorzio è interessante sotto il punto di vista economico: per chi recupera l'alluminio è previsto un contributo di 0,57 euro per chilogrammo raccolto, superiore del 22% rispetto a quanto corrisposto ai soggetti attivi nella raccolta differenziata. "Grazie alla capacità di mobilitazione sul territorio delle associazioni - ha ricordato Schiona - molte attività di raccolta dell'alluminio si sono trasformate in eventi di successo, utili al loro fund raising".

Per partecipare alla raccolta occorre compilare un modulo di adesione che va inviato al Consorzio. Una volta definita nei dettagli la collaborazione, il Cial provvede a fornire gratuitamente contenitori e sacchi per effettuare la raccolta e quanto necessario (lettere, pieghevoli, manifesti, etc.) per comunicare l'avvio dell'iniziativa.
Per raccogliere l'alluminio (che deve avere necessariamente una percentuale di impurità minore del 3%) ci si può organizzare da soli o si può chiedere la collaborazione del Comune o della società che effettua la raccolta dei rifiuti per suo conto. Nel primo caso è necessario disporre di un automezzo, possibilmente un furgone, per ritirare i sacchi pieni e per sostituirli con quelli vuoti e di un locale dove poterli stoccare in attesa della consegna al Consorzio. Tutto si semplifica se la "raccolta solidale" dell'alluminio viene realizzata in collaborazione con l'amministrazione locale o con la società pubblica o privata che effettua la raccolta dei rifiuti, in quanto si può usufruire dei loro mezzi. I gestori dei servizi di raccolta differenziata in questo caso potranno beneficiare del supporto del circolo di Legambiente per organizzare una vera e propria raccolta porta a porta dell'alluminio e di conseguenza, di un consistente aumento della propria capacità di penetrazione sul territorio.

La collocazione dei cassonetti per la raccolta deve essere strategica. Si può chiedere la collaborazione di bar, ristoranti o di mense aziendali. Ma anche delle scuole o delle parrocchie. Si può pensare anche all'organizzazione di eventi particolari come alcune giornate di raccolta in piazza, premiando magari i partecipanti con gadget dell'iniziativa, o iniziative da tenersi nelle scuole, con l'obiettivo di coinvolgere quanto più possibile bambini e ragazzi. L'importante è fare il "pieno" di lattine (pari al 40% del totale) e degli altri imballaggi, senza dimenticare oggetti come pentole, caffettiere o serramenti.

I benefici della raccolta solidale e del riciclaggio dell'alluminio sono diversi: si va dall'autofinanziamento delle attività associative al risparmio di risorse naturali, passando per la riduzione dei consumi energetici. Per riciclare l'alluminio, infatti, l'energia consumata si riduce fino al 95% rispetto a quanto richiesto per produrlo dalla bauxite. Ed è anche per questo che Legambiente ha risposto all'appello del Cial.

Per ulteriori informazioni si può contattare Legambiente: tel. 0686268410; [email protected][MDT]

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