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Nasce la coalizione no OCP e SOS Lucania
Carburanti
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Si è concluso a Sassenberg, in Germania, un incontro di più di 40 Ong, in rappresentanza di 8 paesi, tra cui Italia, Regno unito e Spagna, sullo scottante tema degli impatti socio-ambientali causati dall'oleodotto OCP in Ecuador. Alla riunione sono intervenuti anche parlamentari ed attivisti politici tedeschi. Proprio la Westlandes Bank tedesca è la banca capofila tra quelle che finanziano il progetto. Tra le aziende italiane troviamo anche la Banca Nazionale del Lavoro, per un'intermediazione sul prestito pari a 50 milioni di dollari, e l'ENI, che figura tra le società del Consorzio costruttore, sulle quali la campagna fara pressioni. Nel sud d'Italia nasce il coordinamento delle associazioni e dei movimenti lucani contro i rischi dello sfruttamento petrolifero che si aggrava anche dopo il recente incidente all'impianto di desolforazione al Centro Olii di Viggiano. Intanto gli USA hanno aggiunto la propria firma ad un Trattato internazionale sulle risorse genetiche delle piante per l'alimentazione e l'agricoltura che mira ad assicurare un miglior uso della diversità genetica per affrontare la sfida di sradicare la fame nel mondo, ha riferito mercoledì l'Organizzazione delle N.U. per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO). A 40 chilometri da Los Angeles, Stevenson Ranch, professore californiano occupa una quercia dal primo di ottobre che doveva essere tagliato il primo novembre da un'impresa immobiliare. Il professore ambientalista è incoraggiato continuamente da centinaia di persone che lo sostengono in tutti i modi.
Pubblicato il: 03.12.2002
" Fonte: » Selvas, La nuova ecologia, Sos Lucania;