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Fà la Cosa Giusta!
Biotecnologie
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Difficile migliorare quelli che sono da sempre i fiori all'occhiello della sorella trentina della fiera nata a Milano ormai 7 anni fa su iniziativa della casa editrice Terre di Mezzo. Così dopo l’intensa tre giorni fieristica vale la definizione di alcuni espositori “Bella come quella di Milano, unica come le valli del Trentino” per “Fa’ la Cosa Giusta! Trento” che nelle struttura fieristica di via Briamasco ha accolto 13.299 visitatori (4.000 in più rispetto al 2009) tra 160 stand di agricoltori biologici, botteghe del commercio equo, associazioni, cooperative sociali, e aziende che propongono prodotti e servizi rispettosi dell’ambiente.
“Quanto costa un pieno di carburante? E quanto si spende per la bolletta energetica? Con i pannelli solari cambia qualcosa? Con cosa sostituisco il sacchetto di plastica fuorilegge dal 2011? Con chi si va a fare turismo responsabile? Come posso mangiare biologico? Cosa significa filiera corta? Anche quest'anno la fiera “Fa' la cosa giusta! Trento” organizzata da Trentino Arcobaleno e Confesercenti del Trentino, ha provato a rispondere direttamente a molte di queste domande candidandosi come punto di riferimento per tutti coloro che hanno deciso di prestare maggiore attenzione alla sostenibilità dei loro acquisti e dei loro stili di vita.
Durante la fiera si è così potuto intraprendere un “viaggio virtuale” per le valli trentine, raccontate attraverso i prodotti delle oltre 20 aziende biologiche che hanno deciso di partecipare raccontando come si può mangiar bene senza far fare al cibo viaggi lunghi ed inquinanti. Dall'antico Casolo della Valsugana proposto dai Liberi Malghesi del Lagorai, al Casolet del Maso Stablum della Val di Sole, alle mozzarelle e le burrate della Latteria del Sole, ai formaggi e lo yogurth dell'Antica Fattoria Rendena. Le parole d'ordine sono state qualità e legame col territorio, caratteristiche di tanti prodotti che crescono letteralmente dietro l'angolo, ma che sono spesso nascosti dal consumo frenetico a cui siamo costretti nella vita di tutti i giorni.
Non tutto nasce in casa però e allora ecco le 10 aziende agricole siciliane che dall'estremo sud dell'Italia hanno portato agrumi, dolci alle mandorle, olio di oliva, avogado e altri frutti dell'isola del sole, dimostrando come i legami stabiliti con i gruppi di acquisto solidale sul nostro territorio, possono dar vita ad un vero tessuto economico in grado di superare anche lunghe distanze.
Fra gli stand dei saloni interni, a fare la parte del leone, ancora una volta i prodotti ecocompatibili: vestiti, detersivi, saponette, scarpe, mobili, accessori e moltissimi altri prodotti attenti all'ambiente almeno quanto gli stand dedicati alle energie rinnovabili. Numerose sono state, infatti, le proposte che andavano dalla bioedilizia, cioè tutte le tecniche per ridurre l'impatto ambientale delle case, ai pannelli fotovoltaici, un settore che sta crescendo in tutto il mondo e che sta raccogliendo sempre più interesse anche in Italia.
Accanto alla mostra mercato, come tradizione, ha avuto molto seguito anche un ricco programma culturale, che ha affiancato ai laboratori pratici per adulti, studenti e bambini, numerosi appuntamenti di approfondimento dei temi proposti in fiera mirando a diffondere una maggiore attenzione e consapevolezza nei confronti dei nostri modelli di consumo.
Ancora una volta il cibo e i suoi laboratori, in particolare quelli del gusto in collaborazione con Sloow Food all'insegna dello slogan “Buono, pulito e giusto”, hanno registrato il tutto esaurito anticipando il tema caldo dell’edizione milanese della fiera dove dal 25 al 27 marzo 2011 si parlerà soprattutto di cibo con la sezione speciale “Parla come mangi”.
“Del resto Fa' la cosa giusta! - ci spiega Terre di Mezzo - fin dalla prima edizione del 2004 ha scelto di porre al centro delle sue riflessioni l'agricoltura e l'alimentazione, due temi che saranno centrali durante l'Expo 2015”, il cui claim è "Nutrire il pianeta, energia per la vita". Due temi strategici, strettamente collegati, ma di non facile analisi per la complessa interazione tra globalizzazione, commercio e finanza internazionale, cambiamenti climatici, esaurimento delle risorse e crescita della popolazione mondiale.
“Siamo infatti convinti, come sosteneva Wandell Barry, che il mangiare è un atto agricolo e che il modo in cui mangiamo determina [...] la maniera in cui viene usato il mondo. Nulla come il nutrirsi sintetizza le relazioni positive e negative tra dinamiche globali e azioni locali, nella produzione come nel consumo. Per questo abbiamo scelto Mangia come parli, come sezione speciale dell'edizione 2011”, attorno a cui si articolerà tutta la prossima edizione.
A testimoniarlo prima della Fiera, il mercato, che evidenzia come esista una crescente consapevolezza nei consumatori nella scelta di prodotti biologici, stagionali, legati al territorio, in quanto: garanzia di genuinità e sicurezza alimentare, rispetto dell'ambiente, testimonianza delle storie e tradizioni della nostra terra.
Così, se ormai l'interesse dei cittadini nei confronti dei prodotti e dei servizi dell'altraeconomia è dimostrato, così come la capacità di produttori e rivenditori di offrire prodotti di qualità, l'incontro diretto tra produttori e consumatori che “Le cose giuste da fare” hanno realizzando nei saloni di Trento Fiere in questi giorni e realizzeranno a Milano in marzo, segnano le strade che possano ri-orientare i sistemi economici, a partire da quelli locali.