Albania: aiuto geneticamente modificato

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Nel porto di Durazzo, il più grande dell'Albania, è arrivato nei giorni scorsi un cargo di mais e farina di soia geneticamente modificati. Fanno parte dell'aiuto che il Dipartimento USA dell'agricoltura dà all'Albania. Proteste delle associazioni ambientaliste.

6.000 di un totale di 16.000 tonnellate di mais e farina di soia geneticamente modificate sono approdate nei giorni scorsi nel porto di Durazzo. La notizia, all'inizio tenuta nascosta dal Governo albanese, è stata ripresa da tutti i media albanesi ed ha causato l'immediata protesta di dieci associazioni ambientaliste albanesi.

Queste ultime in particolare chiedono al governo di non lasciare scaricare il mais e la farina di soia, che dovrebbero essere utilizzati quali mangimi per bestiame d'allevamento e di vietare, per almeno cinque anni, l'importazione di prodotti geneticamente modificati. Le associazioni sostengono che l'Albania non sia ancora dotata degli strumenti tecnici adeguati a valutare l'effettiva pericolosità di tali mangimi e ad evitare eventuali contaminazioni.

Alle contestazioni della società civile risponde il consigliere del Ministro per l'agricoltura Resmi Osmani secondo il quale "L'importazione in Albania di questa tipologia di prodotti non ha ostacoli legali e le polemiche che si stanno svolgendo hanno carattere esclusivamente ipotetico". Risponde Lavdosh Feruni, presidente dell'Associazione sull'agricoltura organica. "Si tratta di un'importazione incontrollata e poco trasparente, certo è che non abbiamo la certezza che questi prodotti non siano dannosi per la salute e per l'ambiente". Se il governo albanese non farà marcia indietro le associazioni minacciano il ricorso ad un referendum contro l'importazione di OGM. [DS]

Altre fonti: Shekulli; ANSA Balcani;

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