Agricoltura: ritorna il mais transgenico in Europa

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La Commissione Europea ha deciso di proporre al Consiglio Ue l'importazione in Europa del mais dolce transgenico BT11 brevettato dalla multinazionale Syngenta destinato a essere trasformato, tra l'altro in pop-corn e merendine. Si tratta di una decisione estremamente importante perché potrebbe rappresentare la fine della moratoria che dal 1998 blocca la commercializzazione di nuovi prodotti Ogm nei 15 paesi dell'Unione.

Il colpo di mano della Commissione europea incurante del parere contrario del Comitato europeo per la catena alimentare, ha suscitato le dure critiche del presidente di Legambiente Roberto Della Seta che ora si augura "che il Consiglio Ue riconosca lo stato ancora insoddisfacente degli studi e riconsideri l'apertura delle frontiere al BT11. E l'Italia, questa volta - spiega presidente di Legambiente - non potrà più limitarsi all'astensione, come ha fatto a dicembre".

Intanto la IV Sezione del Consiglio Superiore della Sanità (CSS) ha dichiarato "sicuri" i 4 mais OGM sospesi dal commercio dal Decreto Amato del 4 agosto 2000. A fornire tale giudizio è il Prof. Giorgio Poli, Presidente della IV Sezione del CSS, che ha sentenziato "non ci sono prodotti più controllati degli OGM e la loro sicurezza per il consumatore è stata accertata dai più autorevoli studi scientifici". Ivan Verga, Vicepresidente dell'associazione Verdi Ambiente & Società (Vas), rivela però come il Prof. Poli sia uno dei due esperti che animano il Forum On-line sulle biotecnologie proposto dal sito della multinazionale Novartis e quindi non si possa proprio definire "un arbitro super partes".

Inoltre desta preoccupazione per Vas la decisione odierna del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge approvata dalla Regione Puglia che ha sancito il divieto sull'intero territorio regionale di coltivazione di piante ed allevamento di animali con Organismi Geneticamente Modificati (Ogm). [RB]

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