Qualcosa di sbagliato

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Prima la notizia, malgrado il nome del sito. Perché bisogna sempre partire dai fatti, ovvero dalla realtà, o perlomeno quella che ciascuno di noi nel suo piccolo riesce a cogliere nelle sue verità più essenziali. Nel breve, un ragazzo di tredici anni entra in una scuola armato e spara, uccidendo nove persone, di cui otto studenti più o meno coetanei.

Quante volte, negli ultimi anni, abbiamo già letto o ascoltato qualcosa di simile? Spesso negli USA, ma di recente accade ormai ovunque, anche da noi, che qualcuno esca di casa per ammazzare qualcun altro, spesso senza una ragione per noi minimamente ammissibile, comprensibile nella sua assurdità o frutto di una qualche logica, per quanto malata. Anzi, qualora si possa tirare in ballo la follia, in molti emettono un sospiro di sollievo, perché non c’è nulla di meglio di una totale assenza di senno dove quest’ultimo non trova alcun rassicurante appiglio.

Nel caso in oggetto la tragedia è accaduta più vicino a noi rispetto agli Stati Uniti, ovvero in Serbia, ma credo cambi poco sia per la notizia che la storia dove mi sto dirigendo. Ci arrivo, vedi poi. Difatti, negli articoli che commentano l’accaduto si leggono oramai sempre le stesse frasi.

Il giovane assassino veniva preso in giro dai compagni, ovvero bullizzato, ed ecco trovata un’altra pacificante spiegazione con cui tranquillizzare la mente spaventata di fronte a questa orribile serie tv a puntate sempre più inesplicabile e cruenta.

Poi però alcuni si ritroveranno di sicuro a riflettere sul fatto che non è che tutti quelli che vengono derisi a scuola finiscono per trucidare i seppur sadici canzonatori.

E allora leggi ancora, suggerisce l’invisibile tremore nel cuore, che prima o poi ti imbatti in un altro passaggio immancabile in tali terrificanti notizie. Mi riferisco alle condizioni mentali del sicario ingaggiato da se stesso per portare morte in tempo e luogo di pace...

Segue su Comune-info.net

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