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Droghe
La scheda
La strategia decennale delle Nazioni Unite basata principalmente su un approccio repressivo e proibizionista si è dimostrata ampiamente fallimentare. Le associazioni della società civile hanno perciò proposto alla Conferenza di Vienna della Commission on Narcotic Drugs (CND) del 2009 un cambiamento significativo nelle politiche finora adottate dall’Onu attraverso linee-guida volte ad agire sulla domanda come la prevenzione e la riduzione del danno, una prassi che numerosi Paesi europei hanno iniziato ad utilizzare con sperimentati vantaggi. Nonostante Stati Uniti e l’Italia (unico tra i membri UE) abbiano contìnuato a sostenere le vecchie politiche fallimentari di "tolleranza zero", la Conferenza di Vienna ha visto prevalere la posizione dell’UE che è riuscita a far approvare una formula inclusiva dei programmi di riduzione del danno: un passo considerato da più parti come un segnale positivo verso nuove politiche a livello globale.
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Narcoappartamenti a Barcellona fra criminalità e gentrificazione
A Barcellona cresce il fenomeno dei cosiddetti narcopisos, appartamenti occupati abusivamente che diventano basi per lo spaccio di stupefacenti. (Michela Giovannini)
Cherán, Messico: l’autonomia indigena come argine al narcotraffico
Cherán é un municipio di circa 15.000 abitanti dello stato messicano di Michoacán, uno dei più colpiti dalla criminalitá legata al narcotraffico. (Michela Giovannini)
Badilisha: in Kenya si guarda alle dipendenze con occhi diversi
Abuso e dipendenza da alcool e droga sono gravi preoccupazioni anche in Kenya. Il progetto Badilisha vuole contribuire a cambiare strada. (Sara Bin)
Depenalizzazione e prevenzione: l’appello delle associazioni
Le dipendenze sembrano essere diventati “normali” corollari della moderna società del consumo e dello scarto. (Anna Toro)
Afghanistan, la terra del caos
All’incontro organizzato a Roma per parlare della situazione pericolosa dei difensori/e dei diritti umani nel mondo, l’attivista Malalai Joya racconta la situazione afghana. (Anna Toro)
Messico: non si uccide la verità uccidendo i giornalisti
Javier Valdez Cárdenas disse che in Messico “essere giornalista significa far parte di una lista nera, loro decidono se ti uccideranno e quando". (Michela Giovannini)
Duterte continua la violenta guerra alla droga
Nonostante critiche e difficoltà, continua la violenta guerra antidroga del presidente filippino. (Miriam Rossi)
Messico: narcotraffico, violenza e migrazioni
lo scorso dicembre in Messico si sono celebrati 10 anni dall’inizio della cosiddetta guerra al narcotraffico. (Michela Giovannini)
In America Latina fare il prete significa rischiare la vita
Rapimenti, aggressioni, torture, estorsioni, uccisioni violente: è dura la vita dei sacerdoti al tempo della criminalità organizzata, dei grandi cartelli della droga che controllano territori, citt...