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Brasile: ancora impunite le violenze di Altamira
Giustizia e criminalità
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E' stata spostata al 27 agosto dal giudice della Corte penale di Belem Ronaldo Valle la data per il processo ai responsabili dei crimini verso i "Ragazzi di Altamira".
Dall'agosto del 1989 al settembre 1993 furono commessi numerosi atti di violenza nei confronti di minori ad Altamira (Parà): 4 bambini evirati e sopravvissuti, 8 evirati ed uccisi, 5 sequestrati, 9 vittime di tentativi di sequestro. Le piccole vittime non hanno ancora ottenuto giustizia.
A causa dello stretto legame tra giustizia e potere in Brasile, il processo viene costantemente ostacolato e rallentato.
Solo dopo una forte pressione popolare ed internazionale, la magistratura brasiliana è stata indotta ad intervenire, non evitando comunque una condanna da parte della Corte di Giustizia Interamericana (OEA) per la lentezza con cui ha affrontato questo caso.
Ora la scelta di celebrare il processo a Belem, città che dista più di settecento chilometri dal luogo in cui si sono consumati i crimini, è stata fortemente contestata dal "Comitato in Difesa della Vita dei Ragazzi di Altamira", l'organizzazione non governativa che riunisce le famiglie dei ragazzi vittime. Per assistere al processo le famiglie, tutte estremamente povere, dovranno infatti affrontare enormi sacrifici economici.
Il "Comitato in Difesa della Vita dei Ragazzi di Altamira" si sta perciò adoperando per consentire a familiari e testimoni di partecipare al processo e chiede aiuto a persone ed enti per reperire i fondi necessari per viaggio, vitto e alloggio per i giorni dell'udienza.
Fonte: mensile Missionari Saveriani, O Liberal, Mani Tese;