Bulgaria: globalizzazione coi fondi dell'UE

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In Bulgaria è in voga il neoliberismo sostenuto da organizzazioni miliardarie come "Global Bulgaria". L'associazione è stata creata nel novembre del 2002 e si è subito attivata per ricevere i fondi europei per il periodo precedente all'integrazione del Paese nell'Unione europea, integrazione che avverrà nel 2007 - riporta da Sofia Tanya Mangalakova in un articolo per l'Osservatorio sui Balcani.

Il quotidiano "Monitor" l'ha definita "la nuova struttura di Soros in Bulgaria", forse perché Stefan Popov - a capo della Fondazione 'Open Society' a Sofia - ne è stato uno degli iniziatori. I membri di "Global Bulgaria" hanno incontrato il Ministro degli Esteri bulgaro Solomon Passy. Argomento della loro discussione i fondi europei per il periodo precedente alla integrazione della Bulgaria nell'Unione europea. Circa un mese dopo la creazione della loro Fondazione, i "Globalisti Bulgari" hanno dunque presentato la propria strategia per ottenere milioni di soldi europei nel periodo prima del 2007, anno dell'ingresso della Bulgaria nell'UE.

"Le idee della globalizzazione, di fatto, sono le idee dell'umanesimo. Sono contento che esistano persone che difendono il consolidamento delle idee della globalizzazione in Bulgaria" - ha dichiarato il Ministro Passy ai giornalisti dopo l'incontro con "Global Bulgaria". Lo stesso Ministro Passy era attivo nel settore delle "ong". Passy era presidente del Club Atlantico della Bulgaria, una ong sostenuta dalla Nato molti anni prima della integrazione della Bulgaria nella Nato, avvenuta nel 2004. Tra l'altro oggi Passy è anche Chairman in Office dell'OSCE.

Tra i fondatori di "Global Bulgaria" troviamo i nomi di molti dei "nouveaux riches" della Bulgaria, come Tzvetelina Borislavova - presidentessa della Banca Economica e degli Investimenti. Questa signora vive con il generale Boiko Borisov, segretario generale del Ministero degli Interni ed ex guardia del corpo dell'attuale Primo Ministro della Bulgaria, Simeone Saxe-Coburg Gotha. E' divenuta presidentessa di una delle maggiori banche bulgare quando Boiko Borisov è diventato il numero due al Ministero degli Interni. Un altro dei fondatori è Ivo Prokopiev, proprietario del quotidiano "Dnevnik" e del settimanale "Capital", accusato per la privatizzazione della ditta "Kaolin" e senza dubbio una delle persone più ricche della moderna Bulgaria. Altri "tycoons" della finanza all'interno di "Global Bulgaria" sono Sasho Doncev, a capo della compagnia "Overgaz", Valentin Zlatev, a capo della "Lukoil Bulgaria", Levon Hampartzumian della "Bulbank", ecc. Nella "Global Bulgaria" ci sono anche Zheni Zhivkova, parlamentare della formazione di sinistra all'opposizione "Coalizione per la Bulgaria" e nipote del dittatore comunista Todor Zhivkov.

Va ricordato che lo scorso 15 giugno la Bulgaria ha portato a termine le negoziazioni per l'integrazione nell'UE. La "ratifica" del percorso compiuto è arrivata dai ministri degli esteri dei 25 Paesi membri, riunitisi in Lussemburgo. Tra i temi in discussione anche il collocamento dei 240 milioni di euro che l'UE ha dato in dote alla Bulgaria per il triennio 2007-2009. Almeno metà di questo finanziamento verrà utilizzata per consolidare la sicurezza dei confini bulgari. Nei giorni immediatamente precedenti al 15 giugno restavano cinque i capitoli delle negoziazioni con l'UE ancora aperti. Ad una decina di giorni dall'incontro sono stati chiusi i complessi capitoli riguardanti agricoltura, politiche regionali e budget e finanza. In Lussemburgo si è poi raggiunto un accordo sugli ultimi due, riguardanti la "Concorrenza" e quello più generico "Altre questioni". [GB]

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