Mai più Hiroshima e Nagasaki

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Il 6 agosto prossimo saranno sessant'anni esatti dallo sgancio della prima bomba atomica della storia, che rase al suolo la città giapponese di Hiroshima. Tre giorni dopo, il 9 agosto 1945, la stessa sorte toccò a Nagasaki.

Un orrore che ha contato più di 200 mila morti nei soli primi mesi successivi alla deflagrazione nucleare. Ad oggi le vittime sarebbero, secondo alcune stime, almeno 350 mila: morti che oggi non possono essere solo commemorati. Sessant'anni dopo, infatti, il rischio di un conflitto nucleare torna a minacciare l'umanità.

E' infatti in atto un pericoloso rilancio del nucleare militare, soprattutto dopo l'11 settembre, con la ricerca e la produzione di una nuova generazione di bombe nucleari più piccole e "maneggevoli" e con le bunker-busters, che possono penetrare in profondità.

Una responsabilità anche italiana, visto che all'aeroporto militare italiano di Ghedi (Brescia) e nella base Usaf di Aviano sono stoccate complessivamente 90 testate nucleari pronte all'uso.

E' per questi motivi che Beati i Costruttori di Pace assieme al Comune di Padova, all'interno della Rete Italiana per il Disarmo, stanno organizzando una serie di iniziative che dal 6 al 9 agosto prossimi coinvolgeranno sia la città del Santo che Ghedi e Aviano, con momenti di commemorazione, la testimonianza di una sopravvissuta, gesti simbolici, dibattiti, una mostra e momenti di teatro e musica. Proposte che si inseriscono nella rete internazionale di iniziative e marce che in quei giorni diverse organizzazioni terranno in varie parti del mondo, aderendo alla Campagna Globale per la Messa al Bando delle Armi Nucleari "Abolition Now".

Un impegno nel segno di Sadako, la bimba di Hiroshima che aveva due anni quando la sua città fu rasa al suolo da "Little Boy"; ammalatasi di leucemia a causa delle radiazioni, iniziò a piegare le mille gru di origami che secondo un'antica tradizione giapponese le avrebbero concesso di realizzare il suo sogno. Continuò a piegare foglietti di carta colorata fino a poco prima della sua morte, a dodici anni, il 25 ottobre 1955. "Sadako e le sue gru - sottolinea Lisa Clark di Beati i Costruttori di Pace - ci insegnano che non bisogna mai rinunciare, anche quando l'obiettivo sembra irraggiungibile".

PROGRAMMA

5 agosto, ore 20.30. Ghedi (BS)

Incontro pubblico con Seiko Ikeda, sopravvissuta all'esplosione nucleare su Hiroshima

6 agosto 2005, ore 8.15. Ghedi (BS): momento di silenzio e riflessione davanti all'aeroporto militare dove sono stoccate attualmente 40 testate nucleari B-61, da montare su aerei italiani, con la presenza anche dei Sindaci della zona e di altre città italiane.
ore 18. Padova, Palazzo Moroni - Municipio

Inaugurazione della Mostra "Mai più Hiroshima! Mai più Nagasaki!" Testimonianza di Seiko Ikeda, sopravvissuta all'esplosione nucleare di Hiroshima.

7 agosto 2005, ore 18. Padova

Preghiera interreligiosa per la pace e contro le armi nucleari
ore 20.30. Padova, Piazza dei Signori - Municipio

Concerto - Orchestra di Piazza Vittorio

 

8 agosto 2005, ore 9.30. Padova, Palazzo Moroni

Convegno - Mettere al bando le armi nucleari - Il Progetto 2020 Vision - Liberare l'Europa dalle armi nucleari - Italia: Paese non-nucleare? Quale ruolo per le Regioni e gli altri Enti locali?

ore 20.30. Padova, Palazzo Moroni - Municipio

Spettacolo - Reportage Chernobyl di e con Roberta Biaggiarelli

 

9 agosto 2005, ore 11 Aviano (PN)

Davanti alla Base USAF per ricordare la seconda bomba atomica che distrusse la città di Nagasaki. Saremo in collegamento con le altre iniziative che si svolgono in contemporanea nel mondo: Giappone, Belgio, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti.

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