Istruzione per tutte: le borse di studio Shahla Garayeva in Azerbaijan

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Foto: Da Sgsp.info

Studiare in Azerbaijan può essere, se si è donna, un percorso ad ostacoli. Nonostante sia stato uno dei primi Paesi al Mondo a riconoscere pari diritti tra uomo e donna è oggi, secondo il "Global Gender Gap Report 2023", il rapporto redatto ogni anno dal World Economic Forum, al 97esimo posto (su 146 paesi analizzati) nella classifica generale sul divario di genere e al 98esimo se si considera l'accesso all'istruzione secondaria.

Se infatti l'accesso all'istruzione primaria non è precluso alle bambine, la situazione cambia notevolmente se si vuole proseguire gli studi. Con l'idea di offrire opportunità alle ragazze più marginalizzate è partito nel 2018 il programma di borse di studio “Shahla Garayeva Scholarship Program”, nato in memoria di Shahla Garayeva, professoressa di lingua inglese e letteratura americana nell'Università di Baku. 

“Noi tre fondatori e fondatrici del programma – racconta Aygun Garayeva, 28 anni - ci siamo sentiti in dovere di continuare la sua eredità di eccellenza educativa, in particolare nel sostenere le giovani donne in Azerbaigian”.

L'attività è iniziata con una campagna di crowdfunding che ha permesso di assegnare borse di studio a quattro ragazze. Negli anni il programma si è espanso ed è riuscito coinvolgere diverse decine di studentesse: in cinque anni di attività sono state 105 le beneficiarie. Difficoltà economiche, sociali e motivazione sono i parametri che il programma utilizza per selezionare chi sostenere. 

“La maggior parte dei programmi di borse di studio e di prestiti per l'istruzione in Azerbaijan – prosegue Aygun - si basa principalmente sul merito, ma si dimenticano gli effetti che le difficoltà finanziarie possono avere sulla formazione di uno studente e di conseguenza sulla propria media scolastica. Noi cerchiamo invece di fare una valutazione che tenga conto della situazione economica, ma anche delle storie personali, motivazioni e aspirazioni future”. 

In Azerbaigian, esiste infatti la possibilità di ottenere prestiti per l'istruzione con bassi tassi di interesse, ma questo non aiuta l'istruzione femminile. “Molte delle ragazze che intervistiamo – spiega Aygun - sono inconsapevoli di questa opportunità o non hanno la media scolastica necessaria per richiedere tali crediti. Noi siamo convinti che sia importante sostenere coloro che hanno bisogno di assistenza finanziaria e che possiedono la motivazione per continuare la loro istruzione, indipendentemente da considerazioni puramente fondate sul merito”.

Ancora oggi in Azerbaijan le ragazze escluse dall'istruzione secondaria sono quattro volte di più dei propri colleghi maschi. 

“Solo nel 2018, erano quasi tremila le adolescenti escluse. Questo si deve a una serie di motivazioni, a partire dai tradizionali ‘ruoli di genere’. I maschi sono stati storicamente visti come capofamiglia, beneficiari delle eredità familiari, mentre dalle ragazze ci si aspetta ancora oggi che diano priorità alle responsabilità domestiche. Questi ruoli limitano l'accesso delle ragazze all'istruzione e alle opportunità di sviluppo personale. Le famiglie con difficoltà economica, ancora oggi, scelgono di dare priorità all'investimento nell'educazione dei propri figli rispetto alle loro figlie, credendo che i maschi potranno contare su un guadagno migliore in futuro”.

A questo si unisce la pratica dei matrimoni precoci, che in alcune Regioni, è ancora molto diffusa. Un rapporto del 2019, ad esempio, aveva sottolineato che l’Azerbaigian orientale ha registrato un aumento del 42% dei matrimoni precoci tra il 2017 e il 2019. I tassi sono più alti nei villaggi della penisola di Absheron nella regione meridionale (Lenkaran, Lerik, Yardimly, Masally), settentrionale (Guba), al confine con l'Iran, e nelle regioni di Absheron, Sabunchu, Nardaran, Garadagh e Azizbekov. 

“Quando le ragazze si sposano in giovane età – conclude Aygun - le loro prospettive educative si riducono e le responsabilità familiari hanno la precedenza sulla scuola. Ci sono poi le disparità geografiche. In particolare nei villaggi remoti, le strutture scolastiche inadeguate e le difficoltà di trasporto rendono più difficile per le ragazze frequentare la scuola regolarmente, aggravando il divario di genere”. 

C’è poi il conflitto con l'Armenia ad incidere sulle difficoltà nello studio: “l'impatto del conflitto e lo sfollamento hanno un effetto evidente sull'accesso delle ragazze all'istruzione, in particolare nelle regioni più colpite”.

Alice Pistolesi

Giornalista, è laureata in Scienze politiche e Internazionali e in Studi Internazionali all’Università di Pisa.  Viaggia per scrivere e per documentare, concentrandosi in particolare su popolazioni oppresse e che rivendicano autonomia o autodeterminazione. È redattrice del volume Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo e del sito Atlanteguerre.it dove pubblica dossier tematici di approfondimento su temi globali, reportage. È impegnata in progetti di educazione alla mondializzazione e alla Pace nelle scuole e svolge incontri formativi. Pubblica da freelance su varie testate italiane tra le quali Unimondo.org.

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