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Armi leggere
La scheda
Nel mondo oltre 2000 persone vengono uccise ogni giorno con armi piccole e leggere. Sono queste armi (pistole, rivoltelle, mitra, fucili, bombe a mano, ecc.) le più usate nei conflitti che dal “dopoguerra” hanno insanguinato il nostro pianeta: un periodo in cui circa 40 milioni di “armi leggere” sono state costruite e moltissime ne sono state esportate illegalmente dai paesi dell’emisfero Nord verso le aree di maggior tensione del Sud del mondo. Nonostante la diffusione e pericolosità, il controllo del commercio di queste armi dipende tuttora dalle legislazioni nazionali, mentre le normative sovranazionali - come la stessa Posizione comune dell’Unione Europea - sono poco vincolanti e non prevedono sanzioni. Sfidando le pressioni delle potenti lobby del settore armiero, le campagne internazionali chiedono che il Trattato internazionale sul commercio di armi (ATT) in discussione all’Onu preveda una stretta regolamentazione dei trasferimenti di queste che sono oggi le vere “armi di distruzione di massa”.
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Armi made in Italy: esplosione di vendite in Africa (+353%)
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2 giugno: il Movimento Nonviolento scrive al Presidente Mattarella
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La Settimana ONU per il Disarmo: un impegno urgente da sostenere
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Difesa nonviolenta: il benzinaio firma. La Lega tace. Il PD pure
Graziano Stacchio, il benzinaio di Ponte di Nanto coinvolto in una sparatoria, ha firmato per la Legge per la Difesa civile e nonviolenta. La Lega tace. Il PD pure. (Giorgio Beretta)