No dal Molin: 'rapidità sospetta' e rinvio del Consiglio di Stato

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Mentre si preparavano al corteo per difendere la sentenza con la quale il Tar del Veneto ha sospeso ogni attività per la realizzazione della nuova base Usa a Vicenza, i comitati del 'No dal Molin' sono stati raggiunti ieri dalla buona notizia che il Consiglio di Stato ha rinviato la discussione sulla vicenda al 29 luglio. Aveva infatti suscitato più di un interrogativo la "rapidità sospetta" della convocazione dell'udienza al Consiglio di Stato sul caso Dal Molin fissata inizialmente per oggi 1 luglio giorno nel quale il terreno dell'attuale aeroporto è passato dal demanio militare a quello civile e che avrebbe potuto segnare il passaggio ufficiale della concessione all'amministrazione statunitense.

Intanto dai documenti depositati oggi al Consiglio di Stato relativamente alla vicenda della base Usa di Vicenza emergono 'fatti gravi' - denuncia il Codacons. L'associazione parla di "accordi segreti" e definisce la lettera del commissario straordinario Paolo Costa all'allora ministro della Difesa Arturo Parisi "un piano finalizzato ad abbattere le opposizioni locali e pacifiste e 'ingannarè la popolazione vicentina". Ma ancor più grave - afferma il Codacons - il tentativo andato in porto di evitare la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) sul progetto e dribblare l'opposizione del Ministro per l'ambiente Pecoraro Scanio.

Lo scorso 20 giugno, il TAR di Venezia, accogliendo l'istanza di ricorso del Codancons ha decretato la sospensione ai lavori della nuova Base Usa al Dal Molin (il testo in .pdf) motivandola tra l'altro con la mancanza della consultazione della popolazione interessata prevista dagli accordi Italia-Usa, il non rispetto delle normative europee ed italiane in materia di procedure ad evidenza pubblica per la assegnazione di commesse pubbliche e relativamente all'impatto del consistente insediamento sulla situazione ambientale, del traffico, dell'incremento dell'inquinamento e in ordine al rischio di danneggiamento ed alterazione delle falde acquifere".

Una sospensione che, però, non è l'annullamento dei lavori. E infatti, il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa aveva annunciato che il Governo sarebbe ricorso al Consiglio di Stato per ribaltare la sentenza aggiungendo il mantra governativo degli ultimi due anni: "L'Italia rispetterà l'impegno per l'ampliamento preso con gli Usa".

Un ricorso che ha visto la convocazione dell'udienza al Consiglio di Stato sul caso Dal Molin, il 1 luglio, giungere con una "rapidità sospetta" - afferma il comitato 'No dal Molin'. "Ci vogliono mesi, forse anni per un ricorso Consiglio di Stato; ma se devi costruire una nuova base militare sulla più grande falda acquifera del nord Italia bastano una manciata di giorni" - denuncia il comitato. "Sarà che, se a ricorrere è il Governo, le toghe vogliono dimostrare l'efficienza della magistratura?" - chiede ironico il comintato che esprime la preoccupazione che la nuova sentenza del Consiglio di Stato potrebbe vanificare quella del Tar del Veneto. "Se ciò avvenisse, sarebbe un duro colpo per la legalità, stracciata di fronte ai progetti militari statunitensi. Ma, del resto, il caso del Cermis insegna: tutto ciò che è a stelle e strisce è fuori dalla giurisdizione delle leggi italiane" - sottolinea il comunicato del 'No dal Molin'.

Intanto, il sindaco di Vicenza Achille Variati, da sempre sostenitore dell'ipotesi referendaria, ha ribadito nei giorni scorsi lo svolgimento per ottobre della consultazione cittadina sulla base dal Molin e ha ribadito che "Se la città deve esprimersi ai primi di ottobre gli americani non partano prima con i lavori. Questo creerebbe inutili tensioni". Il sindaco ha tenuto a precisare anche la sua preoccupazione "chi è il consegnatario dell'area" del Dal Molin: l'ordinanza sospensiva del Tar infatti mette in carico al Comune compiti di sorveglianza.

Nei giorni scorsi Variati ha scritto una lettera ai candidati alla Casa Bianca, John Mc Cain e Brack Obama, chiedendo di rispettare i risultati del referendum cittadino sulla base previsto per ottobre. [GB]

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