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Italia: domani Stati generali della solidarietà e cooperazione
Diplomazia popolare
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"A sei mesi dagli incontri all'università di Roma3 si aprono domani nella capitale gli Stati generali della Solidarietà e della Cooperazione Internazionale, che in serata ospiteranno anche l'intervento del Vice-ministro agli Esteri, Patrizia Sentinelli. Un appuntamento per tirare le somme sugli interventi del primo anno di governo del centro-sinistra e per associazioni e ong un'occasione per chiedere il rispetto degli impegni sottoscritti nel programma di governo e ribaditi in più circostanze.
Fra i molti temi in agenda il ddl delega per riformare la vecchia legge 49 sulla cooperazione, che il 29 maggio inizia l'iter di discussione al senato. "La speranza - sottolinea Raffaella Chiodo del comitato promotore degli Stati Generali - è che la discussione non si concentri solo sui fondi, ma affronti anche la questione per noi centrale della coerenza delle politiche, il rischio altrimenti è di vanificare gli altri interventi".
Ma l'incontro di ieri alla Farnesina fra il ministro dell'economia Tommaso Padoa Shioppa, il vice-ministro agli esteri Patrizia Sentinelli e il Presidente della commissione affari Esteri del Senato Lamberto Dini, ha già provocato qualche critica. "Dini ieri ha parlato di tempi lunghi per la nuova legge" - spiega Sergio Marelli, presidente dell'Associazione delle Ong Italiane. "chiediamo al senato, invece, di lavorare in tempi brevi, perché non possiamo più aspettare".
Anche la messa in discussione del Fondo Unico per le risorse a disposizione dell'Agenzia unica prevista dalla riforma, ha aggiunto Marelli, "è un brutto segnale che speriamo rientri subito" e sulla riforma della 49 avanza due richieste. Che Padoa Schioppa faccia un passo indietro nella definizione degli orientamenti della cooperazione "perché non sono di competenza del ministero delle Finanze" e che Dini dall'altra parte voglia mantenere il riferimento al testo del governo a riprova di una comunione di intenti all'interno della maggioranza. In ogni caso, seppure i tempi dovessero rivelarsi lunghi associazioni e ong chiedono da subito un'agenda di impegni concreti. Il primo banco di prova potrebbe essere alle porte, in occasione del bilancio di assestamento di fine giugno, come conferma anche Padoa Schioppa: "Speriamo che ci permetta di mantenere gli impegni assunti, soprattutto quelli con il Fondo globale, confermati dal presidente del Consiglio Prodi in Africa lo scorso gennaio".
Intanto da Terre des Hommes arriva la richiesta che almeno una parte del Tesoretto vada a finire nelle casse della cooperazione, anzi direttamente in quelle del Fondo globale contro le pandemie. " Considerato che il Presidente del Consiglio in persona ha più volte ribadito l'impegno italiano, e che ai tempi della Finanziaria il mancato pagamento era dovuto all'assenza di fondi, mi sembrerebbe ovvio destinare una piccola parte di questo tesoretto per onorare gli impegni già presi" sottolinea Raffaele K Salinari, presidente dell'associazione. Anche perché il ritardo italiano, ricorda Salinari, ogni giorno si traduce nella morte di ben quattrocento persone nel mondo. [T.G.]
Fonte: Lettera 22