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2 giugno: Ministro ritiri i volontari del servizio civile dalla parata
Diplomazia popolare
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L'Associazione Obiettori Nonviolenti (AON) ha chiesto al Ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero di ritirare la delegazione dei volontari del servizio civile dalla parata militare del 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica.
"Come Associazione siamo contrari all'idea che la Repubblica, fondata sul lavoro e sul ripudio della guerra, venga festeggiata con una parata militare. Un modo anacronistico e fuori dalla storia di ostentare la forza di un paese" - scrive scrive Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti, al ministro Ferrero. "Noi pensiamo invece che i valori della Repubblica arrivino da chi quotidianamente è impegnato a vario titolo a far crescere nel paese i valori della pace, della giustizia, della solidarietà e dei diritti, e che in quella parata non è minimamente rappresentato".
"Quella del 2 giugno è una parata militare" - continua la lettera di Paolicelli. "Lo è nelle modalità in cui si svolge e nelle percentuali dei corpi armati presenti, per questo ci è sempre sembrata una contraddizione quella di farci sfilare anche alcuni giovani in servizio civile. Anche perché si tratta di una par condicio professata solo a parole, infatti, malgrado la Corte Costituzionale abbia più volte ribadito che la Patria si difende sia con il servizio militare che con quello civile, al primo il suo Governo ha stanziato nell'ultima finanziaria oltre 21 miliardi di euro, con un incremento di oltre l'11%, mentre al secondo solo 256 milioni di euro, che permetteranno di far partire meno giovani rispetto a quelli partiti nel 2006 ed accontentare solo la metà delle richieste degli enti".
Tra l'altro Paolicelli segnala al ministro Ferrero che nei giorni scorsi è apparsa sul sito del Tavolo Ecclesiale sul servizio civile l'intervista ai 4 delegati dei volontari in servizio civile presso la Consulta nazionale che, dovendo partecipare alla parata, esprimono su di essa molte perplessità, tanto che vi parteciperanno solo in due. "Mi sembra evidente che una decisione così delicata non possa passare sopra la testa dei giovani interessati. Per questo le chiediamo di indire per il prossimo anno un referendum tra i giovani in servizio civile. In attesa di questo, per quest'anno le chiediamo di ritirare la delegazione dei volontari" - conclude il presidente di AON.
Lo scorso 12 maggio, il ministro Ferrero interpellato sulla partecipazione anche quest'anno dei giovani in servizio civile alla parate militare per la Festa della Repubblica del 2 giugno ha affermato: "Io penso che quella è la Festa della Repubblica così come è istituzionalmente definita e quindi è giusto che il servizio civile, in quanto - diciamo - organo dello Stato, partecipi. Io personalmente non parteciperò alla parata e credo che andrò a visitare un'opera sociale come ho fatto l'anno scorso, perché credo che ci siano tanti modi per onorare la Repubblica, e io non penso che una parata, soprattutto sostanzialmente militare, sia il riassunto di che cos'è la Repubblica. Ma pur tuttavia, finché quella è "la" cerimonia ufficiale è giusto che il servizio civile ci sia e in tal senso ho dato disposizioni". [GB]