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Conflitti
La scheda
Il termine “conflitto” indica di per sé un contrasto che può assumere diverse accezioni (personale, sociale ecc.) senza implicare necessariamente uno scontro violento mentre molti conflitti possono essere risolti senza il ricorso alla forza oppure rimanere latenti per molti anni. Ormai, però, il termine viene sempre più spesso interpretato nella sua accezione di “conflitto armato”, per cui è divenuto nell’uso corrente un sinonimo della parola “guerra”. La fine dell’equilibrio bipolare, l’ascesa di nuovi attori non politici, il rafforzamento del terrorismo internazionale, le nuove conquiste tecnologiche in campo militare sono tutti elementi che impongono di ripensare nuovamente e profondamente il tema della guerra e del conflitto. Un ripensamento - fa notare Galtung - che può aprire la strada a soluzioni pacifiche senza ricorrere alla violenza.
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“Tutto è stato distrutto”: la voce di un giornalista da Gaza
Intervista di Giacomo Cioni a Tareq Hajjaj, reporter palestinese e collaboratore di Mondoweiss.net.
GERD, la diga etiope che divide
Completata la Grand Ethiopian Renaissance Dam, il più grande impianto idroelettrico d’Africa. (Miriam Rossi)
Politiche migratorie UE: come i rimpatri volontari mascherano le espulsioni
Come i Paesi europei utilizzano strumenti giuridici in modo distorto per respingere i migranti. Un’intervista con ASGI. (Maddalena D’Aquilio)
Nella nebbia dell’informazione, le guerre continuano. Il punto
Un vecchio-nuovo fronte aperto, nel Risiko mondiale. Intanto, l’orrore continua a Gaza e in Cisgiordania. (Raffaele Crocco)
Gli Usa si dividono sotto i colpi del Presidente
Gli effetti del “Big Beautiful Bill” il pacchetto di leggi presentato da Trump. Sociali e politici in una nazione divisa. (Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo)
Srebrenica è un buco nero, che ci inghiotte ogni giorno
La morte del diritto umanitario è iniziata in quei dannati cinque giorni di luglio del 1995, a Srebrenica. (Raffaele Crocco)
Non c’è stata giustizia a Srebrenica
Non c’è stata giustizia a Srebrenica, nella Bosnia Erzegovina di trent’anni fa. E senza giustizia non c’è pace.
La parola “genocidio”
Conversazione con Antonio Marchesi che con Riccardo Noury ha appena pubblicato il saggio "Genocidi". (Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo)
Senza giustizia non c’è pace. Il punto
Il Risiko mondiale si gioca anche sul filo del ricordo delle tragedie che non hanno mai ricevuto giustizia. Come a Srebrenica. (Raffaele Crocco)
Pallavolo ed empowerment femminile: Alessandra Campedelli in Iran e Pakistan
Una storia che parla di sport come strumento di cambiamento, di sfide e del coraggio di affrontarle (Maddalena D’Aquilio).