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Nicaragua: trasporti in sciopero e proteste dei ca㱀eros
Consumo critico
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A Managua, dove si concentra un terzo della popolazione del Nicaragua, lo sciopero delle cooperative che gestiscono il sistema dei trasporti "pubblici" (autobus), è arrivato al suo nono giorno. Lo sciopero sta colpendo soprattutto i settori più poveri della popolazione (sono circa 850 mila le persone che ogni giorno si muovono per Managua in autobus). Il Governo si è opposto in modo risoluto a concedere un nuovo sussidio alle cooperative di trasporto pubblico, una delle corporazioni più discusse e inaffidabili del paese, mentre il Sindaco di Managua, Dionisio "Nicho" Marenco, ha lanciato la proposta di aumentare del 5 per cento il costo della benzina per i privati. Con questi fondi si sussidierebbe il settore Trasporti, in attesa di una riforma del settore stesso, che dovrebbe prevedere una differenziazione delle tariffe in base al tipo di autobus e la relativa immissione di unità di trasporto nuove o seminuove, in sostituzione degli autobus fatiscenti che hanno più di 25 anni.
Contro questa misura, che colpirebbe in ogni caso la popolazione attraverso il probabile aumento della catena di costi dei beni di prima necessità, si sono schierati alcuni deputati e gran parte degli organismi di difesa dei consumatori, mentre sembra trovare l'approvazione del Governo e dei principali partiti. Le organizzazioni che riuniscono le varie cooperative di Trasporto, intanto, continuano a manifestare nelle strade, con scontri sporadici con la Polizia e mantenendo la richiesta di un sussidio plurimilionario o l'aumento della tariffa. Per il momento, nessuno ha ancora avuto l'interesse o il coraggio di parlare della catena dei costi degli idrocarburi, che evidenzia come le grandi compagnie multinazionali presenti in Nicaragua stiano guadagnando in modo spropositato grazie agli aumenti dei prezzi internazionali del petrolio, ma soprattutto, grazie al grande margine di beneficio che godono in paesi come il Nicaragua.
Mentre il paese oltre ai trasporti sta affrontando una crisi per gli scioperi a oltranza dei settori medico-sanitario e giudiziario, più di un centinaio di ex lavoratori della canna da zucchero (ca㱀eros), ammalati di insufficienza renale cronica e un consistente gruppo di vedove, hanno protestato invadendo i locali della sede centrale dell'Istituto della Previdenza Sociale (INSS) a Managua. Per decine di anni, i lavoratori della canna da zucchero dell'Ingenio San Antonio, proprietà della famiglia Pellas, una delle più potenti del Nicaragua, sono stati esposti al contagio dei pesticidi lanciati sulle piantagioni. Secondo i racconti dei ca㱀eros, i fiumi e il manto acquifero del Ingenio sono stati inquinati in modo irreparabile e ciò ha provocato una vera e propria epidemia di Insufficienza Renale Cronica, che ha portato alla morte 1383 persone (una media di 46 morti al mese) e alla presenza, oggi, di migliaia di ammalati che sono stati licenziati dall'impresa e che sopravvivono nella miseria. Nonostante un inizio positivo, la situazione è andata via via peggiorando.
I ca㱀eros, assessorati da vari organismi della società civile nicaraguense, hanno più volte denunciato grosse anomalie che sconfinano nella truffa e nella corruzione, additando la succursale del Inss di Chichigalpa. Tra le anomalie ci sono le risoluzioni del'Inss assegnano pensioni molto più basse di quelle previste e sono stati emessi assegni falsi per un importo minore del previsto, mentre la parte mancante viene ritirata, sempre da sconosciuti, con un assegno valido. Durante la protesta, i locali dell'Inss sono stati tappezzati di volantini che denunciavano la corruzione a Chichigalpa e le vedove si sono sedute all'entrata accendendo candele, mentre i loro delegati venivano ricevuti dal Vicegerente delle Pensioni dell Inss Centrale. Dopo più di due ore di discussione e trattative, le parti si sono accordate per recarsi nei prossimi giorni alla succursale di Chichigalpa e verificare in loco cosa stia succedendo. I ca㱀eros si sono impegnati a presentare una serie di casi che si stanno presentando e dopo la visita, verrà steso un documento che verrà presentato alla Direttrice del Inss. [AT]